Panorama Assicurativo Ania

Regolamentazione, Concorrenza

STABILITA’ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI E TUTELA DELLA CONCORRENZA: OBIETTIVI NON NECESSARIAMENTE IN CONFLITTO

Prudential regulation and competition in financial markets

Rüdiger Ahrend, Jens Arnold, Fabrice Murtin


OECD
http://www.oecd.org/


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Lo studio esamina l’efficacia delle norme in tema di vigilanza prudenziale ai fini del mantenimento di condizioni di stabilità di banche e imprese di assicurazione.
Attraverso l’individuazione di alcuni indicatori, gli autori analizzano inoltre il legame fra le misure prudenziali adottate e gli impatti che le medesime hanno in termini di concorrenza sul mercato.

Vengono considerati alcuni indicatori di vigilanza prudenziale, che vengono poi correlati con altri aspetti descrittivi del grado di concorrenzialità del mercato. Per il settore bancario, ad esempio, sono individuati indicatori quali i requisiti patrimoniali, i requisiti di liquidità e diversificazione, le regole di ingresso del mercato e norme sulla proprietà delle imprese, le regole sulla liquidazione delle imprese, i poteri dell’autorità di vigilanza.

Per il settore delle assicurazioni vengono considerati i principi IAIS volti a garantire la qualità della vigilanza e della regolamentazione prudenziale: risorse e poteri dei supervisors, criteri di autorizzazione all’esercizio dell’attività, requisiti di governance, requisiti patrimoniali, vigilanza sulle pratiche di mercato. Tali indicatori sono correlati ai “net underwriting margins” conseguiti dalle imprese, ritenuti espressivi dal grado di concorrenza esistente nel mercato assicurativo.

L’analisi dimostra l’efficacia di una politica regolamentare prudenziale nel migliorare la stabilità dei sistemi bancari e assicurativi. Inoltre, secondo gli indicatori adottati nello studio OCSE, non è dimostrato esistere un trade-off tra estensione della regolamentazione prudenziale e competitività del mercato. Ciò significa, in altre parole, che una maggiore e più stringente regolamentazione prudenziale non comporta, in genere, una riduzione della concorrenza nei mercati finanziari.
Esistono tuttavia alcune specifiche aree dove una più forte regolamentazione può significare una riduzione di concorrenzialità e si tratta delle regole di ingresso nel mercato e di quelle relative alle strutture proprietarie delle imprese bancarie.
L’analisi si basa principalmente su dati antecedenti alla crisi finanziaria ma, secondo l’OCSE, può fornire suggerimenti utili per le future riforme della vigilanza prudenziale.