Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Crisi finanziaria

CRISI FINANZIARIA, RISCHIO SISTEMICO E FUTURO DELLA REGOLAMENTAZIONE ASSICURATIVA NEGLI STATI UNITI

The financial crisis, systemic risk, and the future of insurance regulation

Scott E. Harrington


NAMIC – National Association of Mutual Insurance Companies
www.namic.org


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La recente crisi finanziaria ha posto in evidenza l’importanza della stabilità delle istituzioni finanziarie a dimensione globale. Iniziative volte al miglioramento dell’efficacia della vigilanza su istituzioni “sistemicamente” rilevanti sono state avviate soprattutto con riguardo al settore bancario, ma il tema è a volte posto anche in relazione al settore assicurativo. Nel Paper l’autore, considerando il caso AIG, sostiene che l’assicurazione non sia in genere fonte di rischio sistemico e che le iniziative regolamentari, negli Stati Uniti e altrove, dovrebbero riconoscere tale specificità.

L’Associazione delle mutue assicuratrici statunitensi (NAMIC) ha pubblicato di recente un Paper di Scott Harrington dedicato alla recente crisi finanziaria e al rischio sistemico in assicurazione.
In particolare, l’autore fornisce una panoramica sulle cause della crisi finanziaria negli Stati Uniti, si sofferma sull’evolvere delle difficoltà del gruppo AIG, sino al suo salvataggio, considera le fonti di rischio sistemico e verifica se l’assicurazione, in generale, rientri tra tali fonti, discute se un “regulator” per il rischio sistemico sia auspicabile per le assicurazioni e le altre istituzioni finanziarie non bancarie e illustra, infine, le implicazioni della crisi per la riforma della regolamentazione finanziaria.
L’autore sottolinea come, a parte il caso AIG, l’industria assicurativa statunitense nel suo complesso sia rimasta ai margini della crisi. Le difficoltà di AIG, inoltre, sono state provocate essenzialmente dal suo portafoglio di CDS (collateralised debt securities), collocato da un’entità non assicurativa del gruppo (AIG Financial Products) non soggetta alla regolamentazione assicurativa.
Evidenzia, inoltre, come il rischio sistemico nel mercato assicurativo sia contenuto in rapporto a quanto rilevabile nel mercato bancario: ciò perché, sostanzialmente, le imprese assicuratrici detengono un più grande ammontare di capitali rispetto alla loro passività, il che riduce la loro vulnerabilità agli shock. Inoltre, eventuali shock che colpissero il settore assicurativo non minaccerebbero comunque il sistema dei pagamenti, come invece accade in caso di shock nel sistema bancario.
Alla luce delle precedenti considerazioni, l’autore sostiene che esistono forti ragioni contro la creazione di un “systemic risk regulator” le cui competenze abbraccino anche le imprese assicuratrici e le altre istituzioni finanziarie non bancarie.
Quanto, infine, alle implicazioni per la regolamentazione assicurativa, Harrington afferma che la crisi finanziaria e il salvataggio di AIG non sono elementi decisivi a favore di una regolamentazione delle assicurazioni a livello federale. Non emergono, inoltre, ragioni specifiche per un generalizzato aumento dei requisiti patrimoniali a carico delle imprese assicuratrici.