Panorama Assicurativo Ania

Solvency II

PUBBLICATI DAL CEIOPS I “FINAL ADVICES” SULLE MISURE DI ATTUAZIONE DI SECONDO LIVELLO

Consultation on Draft Level 2 Implementing Measures for Solvency II: Summary Feedback Statement on the Outcome of the Public Consultation

CEIOPS – Committee of European Insurance and Occupational Pensions Supervisors


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Ottemperando alla richiesta formulata lo scorso giugno dalla Commissione Europea, il CEIOPS ha pubblicato il proprio “final advice” in merito alla maggior parte delle misure di attuazione (secondo livello) dei principi di “Solvency II”.
Si conclude così un processo che - a partire dal mese di marzo 2009 e fino a settembre – ha visto il CEIOPS impegnato in due consultazioni, riferite a un totale di 37 papers. Sono stati ricevuti 3.600 commenti per la prima “tornata” di Consultation Papers (CP 26-37) e poco meno di 20.000 per la seconda (CP 39-62). Tra gli stakeholders interessati figurano in primis Associazioni nazionali del settore assicurativo e singole imprese, ma una percentuale pari all’11% è “esterna” al settore ed è costituita da accademici, consulenti e legali.

Il CEIOPS si è fatto portavoce di numerose istanze sottoposte dagli stakeholders durante la fase di consultazione. In particolare:
- i requisiti patrimoniali (“capital charge”) previsti per il rischio catastrofale vita sono tornati ai livelli del QIS4 (1,5‰ invece di 2,5‰);
- il cap previsto per il requisito riferito al rischio operativo è passato dal 60% al 30% del BSCR, tornando ai livelli previsti in Direttiva (“Level 1 Text”);
- la calibrazione del “capital charge” per il rischio di concentrazione degli attivi è tornato vicino ai livelli del QIS 4 (anche se risulta ancora notevolmente più onerosa);
- gli strumenti “ibridi” di elevata qualità vengono considerati parte del capitale Tier 1.

Permangono, tuttavia, alcune importanti “questioni aperte”. Ad esempio:
- l’utilizzo di titoli di Stato caratterizzati da rating “AAA” per fissare il tasso di interesse “risk-free” (in luogo degli “swap rates”, più appropriati);
- il concetto di “winding-up gap” è considerato sotto la voce “own funds”;
- non si ammettono benefici di diversificazione tra “lines of business” nel calcolo del “risk margin”;
- il business vita viene segmentato per “drivers di rischio”, il che non è in linea con le modalità utilizzate dalle imprese per gestire l’attività.

Da ultimo, benché i singoli “advice” rimangano invariati nella sostanza, si registra la disponibilità del CEIOPS a continuare a lavorare su temi quali:
- l’illiquidity premium;
- il trattamento dei premi futuri nel calcolo delle riserve tecniche.