RISPOSTE ALLA CRISI: I LAVORI DELLA “COMMISSIONE TURNER” PER RAFFORZARE LA VIGILANZA SULLE BANCHE “SISTEMICAMENTE” RILEVANTI
Turner Review Conference Discussion Paper. A regulatory response to the global banking crisis: systemically important banks and assessing the cumulative impact
Financial Services Authority
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La crisi finanziaria ha aperto un ampio dibattito sulla riforma dei sistemi di vigilanza su mercati e istituzioni finanziarie.
Nel Regno Unito, il Ministro delle Finanze ha incaricato Lord Adair Turner - Presidente dell’Autorità di vigilanza sui servizi finanziari (FSA) dal settembre 2008 – di formulare proposte di intervento per migliorare il sistema di controlli sul mercato finanziario britannico.
Il Discussion Paper qui presentato rientra nei lavori svolti dalla "Commissione Turner". Viene analizzato il problema della definizione di adeguati standard di vigilanza per quegli operatori bancari che, per dimensione e importanza, rivestono un ruolo preminente (“sistemico”) negli equilibri del sistema finanziario nazionale.
Il Paper prende in esame aspetti “critici” quali requisiti patrimoniali minimi, composizione degli assetti proprietari, modalità di intervento in caso di crisi, misure di garanzia dei livelli di liquidità, proponendo misure di riforma dell’attuale quadro normativo.
Il “focus” dell’indagine è concentrato sul contesto britannico, ma il reale grado di efficacia delle misure proposte - una volta approvate - dipende in buona parte anche dalla possibilità di estenderle a livello internazionale.
Commentando i risultati dei lavori, l’Associazione delle compagnie assicuratrici britanniche (ABI) ha sottolineato l’importanza della definizione di standard patrimoniali rigorosi per le banche, ma si è detta scettica riguardo all’opportunità di accrescere i requisiti per le banche “sistemicamente” importanti (anche per la difficoltà di definire "quando" una banca sia rilevante dal punto di vista sistemico). Inoltre, ABI ha raccomandato che eventuali interventi di ristrutturazione del capitale bancario vengano realizzati senza destabilizzare il mercato dei debiti subordinati, di fondamentale rilevanza per i fondi pensione britannici.