Panorama Assicurativo Ania

🇪🇸 Crisi finanziaria

ASSICURAZIONE E CRISI FINANZIARIA IN SPAGNA: LA PROSPETTIVA DEL BANCO DE ESPAÑA

“Informe de Estabilidad Financiera”, 11-2009


BANCO DE ESPAÑA
http://www.bde.es/


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Il numero di novembre della pubblicazione “Informe de Estabilidad Financiera”, diffusa dal Banco de España, contiene alcune considerazioni sull’impatto che la crisi finanziaria internazionale ha avuto sul settore assicurativo spagnolo nel 2008.
Nonostante alcuni segnali di ripresa nel corso del 2009, l’assicurazione iberica è tuttora caratterizzata da un clima di incertezza, legato al persistere dell’instabilità finanziaria e alla tendenza al ribasso di redditività e solvibilità delle imprese. Si aggiungono, inoltre, nuovi fattori di rischio (ad esempio, la diffusione dell’influenza A), che potrebbero influire negativamente sui rami vita e salute.
L’andamento dell’economia reale, al pari dei ridotti tassi d’interesse, incide negativamente sull’andamento del settore assicurativo, rendendo difficoltoso per le imprese acquisire nuove polizze e favorendo un aumento della sinistralità. Riportando dati di fonte ICEA (Investigación Cooperativa entre Entidades Aseguradoras y Fondos de Pensiones), il Banco de España segnala, tuttavia, che il margine di solvibilità delle compagnie di assicurazione risulta pari a 242,2%, comunque superiore al minimo richiesto.
I dati disponibili a giugno 2009 indicano che il totale premi è in moderato aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e che la crescita si concentra sopratto nei rami vita. Questi ultimi, tuttavia, devono affrontare le difficoltà legate a una minore domanda, alla riduzione degli tassi di rendimento e alla concorrenza dei prodotti di risparmio gestito. I rami danni sono invece penalizzati dalla flessione subita dalle vendite di autoveicoli, solo in parte compensata da una riduzione della sinistralità.
Anche le assicurazioni multirischio abitazione (collegate ai prestiti ipotecari) e le assicurazioni del ramo credito e cauzioni (caratterizzate da una maggiore sinistralità) risentono negativamente del deterioramento dell’economia reale.
La crisi, peraltro, ha coinvolto anche i fondi comuni di investimento, che hanno visto diminuire la redditività e aumentare la concorrenza da parte del settore bancario, attraverso strumenti tradizionali di risparmio gestito.
Da ultimo, il settore dei fondi pensione - caratterizzato da portafogli di investimenti a lungo termine - ha risentito in minor misura degli effetti della crisi, mantenendo una situazione patrimoniale sostanzialmente stabile.