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Fondi pensione, Regolamentazione, Vigilanza

CEIOPS: PANORAMICA EUROPEA SULLE REGOLE DI RISK MANAGEMENT PER I FONDI PENSIONE

Report on risk management rules applicable to IORPs


CEIOPS – Committee of European Insurance and Occupational Pensions Supervisors
www.ceiops.eu


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La consistente contropartita richiesta ad economie e mercati per uscire dall’impasse della crisi finanziaria conseguita al “credit crunch” statunitense ha spinto operatori economici, autorità di vigilanza, legislatori a concentrare l’attenzione sul “risk management” con rinnovato impegno.

Nell’ambito delle istituzioni finanziarie, i fondi pensione (IORPs) giocano un ruolo economico e sociale rilevante. Il CEIOPS, pertanto, ha dato il via ad un’analisi sulle regole di risk management applicabili agli IORPs nei diversi stati dell’Unione e a un approfondimento sulle pratiche di vigilanza utilizzate per il controllo di tali regole (il background legislativo è costituito dalla ““Direttiva IORP” 2003/41/EC).
Lo studio si basa sui risultati di un questionario, inviato lo scorso marzo a 29 paesi membri del CEIOPS e a diversi osservatori (25 i paesi rispondenti).

I risultati dell’analisi hanno delineato, anzitutto, una vasta gamma di regole di risk management e di pratiche di vigilanza: esse riflettono, essenzialmente, i vari livelli di sviluppo derivanti dalla differente rilevanza attribuita alla previdenza di secondo pilastro.
Inoltre:
- a seconda del tipo di piano pensionistico, i rischi possono essere presi in carico da diversi stakeholders (imprese-sponsor, IORPs, partecipanti/membri); i piani più diffusi sono quelli caratterizzati dalla piena presa in carico dei rischi da parte dell’impresa-sponsor (“DB plans”) e dai partecipanti/membri (“DC plans”);
- tra i paesi in cui sono diffusi i “DC plans”, solo Spagna e Regno Unito possono contare su una specifica regolamentazione in materia di “life cycling”;
- quanto alle caratteristiche della vigilanza, in alcuni paesi (10%) esiste un sistema di tipo “rules-based”; altri usano, al contrario, un approccio “risk based” (14%), mentre la maggioranza dei paesi si serve di un approccio misto. Lo strumento di supervisione più utilizzato è l’ispezione in loco;
- circa la metà dei paesi applica per lo più regole “generiche” di risk management; un’altra metà applica invece regole “specifiche”, che riguardano in maggior misura il rischio di mercato, il rischio di credito e il rischio operativo;
- in otto paesi sono in vigore regole di proporzionalità, “adeguate alla dimensione degli IORPs, alla loro natura, alla complessità delle operazioni, possibilimente tenendo conto della specificità dei rischi”;
- 11 paesi dispongono di requisiti di “disclosure” in materia di risk management che si aggiungono a quelli stabiliti dalla Direttiva.