Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Pensioni, investimenti azionari

LE AZIONI SONO UN INVESTIMENTO “ADATTO PER LA PREVIDENZA”?

Why Are Stocks So Risky?

Richard W. Kopcke, Dan Muldoon


Center for Retirement Research – Boston College
http://crr.bc.edu


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Il declino delle garanzie pubbliche in ambito pensionistico e sanitario ha costretto gli americani a ricorrere in sempre maggior misura al proprio risparmio per finanziare le spese durante il pensionamento. In questo senso, i rendimenti sugli investimenti in azioni – relativamente alti nel lungo termine – sembrano rappresentare una forte attrattiva per risparmiatori che intendono accumulare ricchezza.
Obiettivo dello studio è verificare se, considerando il profilo rischio-rendimento degli investimenti azionari, questa tipologia di attivi costituisce uno strumento efficace per costruire e mantenere il benessere economico anche dopo il ritiro dal mercato del lavoro.
Su periodi uguali o superiori a 40 anni, i rendimenti reali delle azioni (compresi i dividendi) riflettono l’andamento dell’economia - cioè la crescita reale del PIL - e sono superiori ai rendimenti reali delle obbligazioni. Tuttavia, la volatilità di questa tipologia di investimenti è molto elevata: al punto da rendere molto incerta – su un arco temporale più breve, 10-20 anni - la correlazione tra crescita del PIL e valore delle azioni. Si tratta di una volatilità connessa non tanto all’impossibilità di prevedere con certezza il divenire del trend economico, quanto al modo in cui i possessori di azioni reagiscono all’incertezza, formano opinioni proprie sul futuro e gestiscono di conseguenza il loro portafoglio. In altre parole, una parte della volatilità dei mercati azionari non è attribuibile all’andamento – presente e atteso – dell’economia reale, ma ai comportamenti degli investitori in Borsa.
Inoltre, visto che su un arco temporale molto lungo i mercati azionari rispecchiano l’andamento reale dell’economia, è anche vero che un investimento di tipo previdenziale su un periodo di tempo così ampio può essere rischioso sotto altri profili: ad esempio, la liquidabilità degli investimenti nei termini intermedi e l’eventualità di maturare la pensione integrativa nel corso di fasi “negative” del mercato.
Tenuto conto di queste premesse, secondo gli autori dello studio il rischio di investimento azionario può comunque essere efficacemente gestito nel lungo periodo - ad esempio, attraverso programmi intergenerazionali di condivisione del rischio - e gli investimenti in quote di capitale possono effettivamente costituire un valido aiuto per integrare le future pensioni.