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🇮🇹 Economia italiana

BANKITALIA: LE PIÚ GRAVI RECESSIONI ECONOMICHE ITALIANE A CONFRONTO

Le principali recessioni italiane. Un confronto retrospettivo Occasional Paper 46 – luglio 2009, Banca d’Italia

Antonio Bassanetti, Martina Cecioni, Andrea Nobili, Giordano Zevi


BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it/


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Le due più gravi recessioni verificatesi in Italia negli ultimi quarant’anni (1974-75 e 1992-93) condividono con la crisi attuale alcuni tratti comuni, ma vi sono anche alcune peculiarità che le contraddistinguono. Nel Paper Bankitalia sono posti in evidenza gli uni e le altre, confrontando i principali aggregati macroeconomici reali e creditizi e le scelte di politica monetaria adottate.

Nella recessione attualmente in corso, la contrazione del PIL si profila più profonda rispetto a quella registrata in occasione delle già citate crisi degli anni Settanta e Novanta; essa è paragonabile, per gravità, a quella registrata negli anni Trenta. Nella fase attuale è venuto a mancare, soprattutto, lo stimolo alla produzione proveniente dalle esportazioni: nel corso delle recessioni precedenti, invece, tale dato era in controtendenza rispetto a investimenti e domanda interni e le esportazioni avevano così fornito un prezioso sostegno alla ripresa.

Tra le componenti in flessione della domanda si segnalano gli acquisti di beni durevoli (come già in passato) ma anche di beni non durevoli: sulla domanda di questi ultimi incidono il ristagno del reddito disponibile reale delle famiglie e i diffusi timori in merito alle prospettive del mercato del lavoro.

Come per i passati episodi recessivi, anche nella crisi attuale gli investimenti diminuiscono, con andamento più lento e prolungato per il settore delle costruzioni e più rapido per i beni strumentali. E’ inoltre necessario tenere presente che l’attuale recessione avviene al termine di un periodo (2003-2007) di crescita media del PIL poco elevata, al contrario di quanto accaduto nei passati periodi considerati dallo studio (1988-1992, 1970-1974, 1925-1929).

Per quanto riguarda le variabili creditizie, l’attuale restrizione creditizia è paragonabile a quella del 1992-1993 ma risulta al momento inferiore rispetto a quella rilevata, in media, nel corso della recessione degli anni Settanta. Tuttavia, il quadro delle attuali condizioni di limitazione del credito potrebbe ancora non essere totalmente emerso e l’effetto congiunto di tassi d’interesse poco elevati e bassa inflazione rende meno efficaci le politiche di espansione della liquidità.