UE: I COSTI PER LA CURA DELL’ALZHEIMER CRESCERANNO FINO A 250 MILIARDI DI EURO NEL 2030
EUROPE : PROGRESSION ATTENDUE DU COUT DE L'ALZHEIMER DE 167 MILLIARDS D'EUROS A 250 MILLIARDS D'ICI 2030
Seniorscopie
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Un costo economico e sociale complessivo di 167 miliardi di euro nel 2008, con 7 milioni di ammalati nella sola UE-27; una previsione di aumento dei costi (+43%), fino a 250 miliardi di euro (e circa 10 milioni di casi) nel 2030. Questi sono alcuni dati riportati nell’articolo “Impatto socio-economico della malattia di Alzheimer”, pubblicato sulla rivista “Gérontologie et Société”.
Viene posto particolare accento sull’impossibilità di poter continuare a contare, soprattutto in futuro, sulle risorse dell’ “aiuto informale” (normalmente fornito da familiari e molto diffuso nel Meridione d’Europa). Tale evidenza risulta particolarmente rilevante se si tiene conto del fatto che i costi legati all’aiuto “informale” (soprattutto in termini di impossibilità di utilizzo del tempo per attività diverse dall’assistenza) può variare dal 36% all’85% del costo totale della malattia.
Secondo l’articolo, nell’UE-27 il costo medio annuo complessivo di un malato di Alzheimer è pari a 22.195 euro, così ripartito:
— 9.925 euro, costituiti da “costi diretti” - cioè relativi alle cure sanitarie e non sanitarie (alloggio, servizi sociali);
— 12.270 euro, costituiti da “costi indiretti” (perdita di autosufficienza, impossibilità a svolgere/continuare un’attività lavorativa).
La presa in carico di questo tipo di pazienti da parte del sistema sanitario è origine di costi molto elevati soprattutto nei paesi del Nord Europa. Si passa dai 43.075 euro annui in Norvegia ai 25.119 euro in Francia (vicina alla media europea), fino ai 2.691 euro in Ucraina.