LE PREVISIONI SULLA SPESA PREVIDENZIALE IN ITALIA SECONDO IL NUCLEO DI VALUTAZIONE
Gli andamenti Finanziari del sistema pensionistico obbligatorio
Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Settore Lavoro
http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/
Il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale (NVSP), l’organismo tecnico che fornisce al Governo e al Parlamento i dati attuali e previsivi sull’andamento della spesa previdenziale in Italia, ha pubblicato la nuova edizione del suo rapporto, relativa al 2007 e contenente le previsioni per il triennio 2008-2010.
Il processo di riforma del sistema pensionistico ha permesso di stabilizzare la spesa pensionistica pubblica. A partire dal 1996 e fino al 2007 il rapporto spesa pensionistica/PIL è oscillato attorno al 13,5%. Questo risultato è stato possibile grazie principalmente ad alcune riforme: l’innalzamento dei requisiti minimi di età e di contribuzione per le pensioni di anzianità, l’armonizzazione dei criteri relativi a settore pubblico e privato e l’ulteriore posticipo attraverso il meccanismo delle decorrenze; l’elevamento di cinque anni dei requisiti minimi di età per la vecchiaia; la modifica dei criteri di calcolo delle pensioni retributive e l’applicazione di sistemi di indicizzazione legati all’inflazione, leggermente decrescenti in relazione all’importo delle pensioni.
Questi risultati positivi, tuttavia, sono minacciati dalla crisi economica in atto. Secondo il NVSP, infatti, la possibilità di mantenere stabile il rapporto tra spesa pensionistica e PIL anche nel triennio 2008–2010 richiederebbe un tasso di crescita reale dell’economia pari all’1,8% annuo: un dato evidentemente irrealizzabile, considerato che l’economia italiana era già in recessione nel 2008 e, secondo i dati previsivi della recente RUEF, una parziale ripresa sarà possibile solo nel 2010.
Di conseguenza, conclude il rapporto NVSP, è possibile prevedere - nel triennio 2008-2010 - un incremento del rapporto tra spesa pensionistica e PIL pari a circa 1,4 punti percentuali, che lo porterebbe al 14,9% mediamente nel triennio 2008-2010.