LE DIFFERENZE NEL LIVELLO DEI PREZZI AL CONSUMO TRA NORD E SUD ITALIA
Questioni di economia e finanza, n.49
Luigi Cannari, Giovanni Iuzzolino
Banca d’Italia
www.bancaditalia.it
Il servizio studi di Banca d’Italia ha pubblicato, nella propria collana di “Occasional Papers”, uno studio sulle differenze nel livello dei prezzi al consumo tra Nord e Sud del nostro Paese.
Lo studio si basa sui dati elaborati a livello di capoluogo di regione dall’Istat, integrati con informazioni sui prezzi delle abitazioni e sugli affitti - rilevate dall’Agenzia del Territorio e dalla Banca d’Italia - e con stime provenienti da altre fonti.
Emerge che il livello dei prezzi è inferiore nel Mezzogiorno, rispetto alle altre aree del Paese, di circa il 16-17%.
Il divario è spiegato - per oltre i due terzi - dal diverso livello delle spese per l’abitazione, mentre la differenza di prezzi per tre importanti categorie di spesa (alimentari, abbigliamento e arredamento) risulta contenuta e pari a circa il 3%.
Il costo dei combustibili e dell’energia risulta di poco superiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord (2,2%), mentre quello dei servizi è inferiore del 15%.
Divari significativi, seppure con ordini di grandezza inferiori, si riscontrano anche all’interno delle singole macroaree, segnalando – per alcune categorie di beni e servizi – la potenziale rilevanza di fattori regionali o anche provinciali nella determinazione del livello dei prezzi.