USA: SOLVENCY II PREOCCUPA MA NON SPAVENTA LE COMPAGNIE AMERICANE OPERANTI IN EUROPA
Solvency II and its Implications for U.S.-based Insurers
R. Dyer, R. Mark
Teradata
www.teradata.com
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La società di consulenza americana Teradata – leader nel settore della gestione dei dati – ha pubblicato un’indagine sugli impatti attesi di Solvency II sulle compagnie statunitensi operanti in Europa.
L’indagine pone in evidenza il rischio di una sostanziale impreparazione delle compagnie statunitensi all’entrata in vigore di Solvency II nel 2012. A partire da tale data, infatti, anche le compagnie statunitensi operanti in Europa saranno soggette a nuovi requisiti patrimoniali, a standard più rigorosi di risk management e a nuovi obblighi di reporting alla vigilanza e al mercato.
Fra gli intervistati prevale una posizione “di attesa”, anche se è diffuso il timore che Solvency II possa condurre a svantaggi economici per le imprese assicuratrici statunitensi operanti in Europa, soprattutto a causa dei più severi vincoli patrimoniali.
Se, sotto certi aspetti, il nuovo scenario potrebbe rivelarsi oneroso per le compagnie, gli intervistati sostengono anche che vantaggi indiscutibili si rifletteranno sui clienti europei e americani, i quali potranno contare su imprese assicuratrici di sicura solvibilità.
Infine, gli intervistati attendono dal “Progetto Solvency” un effetto profondo sull’operatività delle singole aree di business. Il rigore imposto da Solvency II spingerà diverse aree di business della stessa impresa (ad esempio, i comparti vita e danni) ad operare in modo più integrato e meno indipendente di quanto avvenga oggi.
L’indagine è stata condotta intervistando 18 senior manager appartenenti a imprese assicuratrici statunitensi.