REGNO UNITO: CONTRASTARE LE FRODI È POSSIBILE. RAPPORTO ABI SUI RISULTATI 2008
General insurance claims fraud
Association of British Insurers
L’Associazione delle compagnie assicuratrici britanniche (ABI) ha diffuso i dati relativi all’attività di prevenzione e contrasto alle frodi nel comparto danni nel 2008.
L’esercizio ha registrato risultati incoraggianti in termini di capacità di individuazione di sinistri fraudolenti. Le frodi scoperte hanno permesso risparmi all’industria assicurativa britannica pari a 730 milioni di sterline (830 milioni di euro). Si tratta del 30% in più rispetto al 2007, un dato positivo che conferma un trend in costante crescita nel corso dell’ultimo quinquennio.
Alla base di questi risultati incoraggianti risiede l’adozione e la costante applicazione di soluzioni tecniche e organizzative specificamente rivolte a prevenire e individuare i fenomeni fraudolenti, quali:
— l’istituzione di team dedicati nell’ambito delle compagnie;
— il ricorso a strumenti informatici sofisticati, atti ad analizzare dati sui clienti sia in fase di acquisizione del contratto, sia in fase di analisi del sinistro;
— l’applicazione di sistemi sofisticati di intervista del cliente.
Nonostante i risultati positivi, quello delle frodi rimane un problema di estrema gravità: il valore medio delle frodi non scoperte è stimato, nel solo Regno Unito, in 1,9 miliardi di sterline l’anno (2,1 miliardi di euro).
La frode in assicurazione è una piaga che grava principalmente sugli assicurati onesti. Su un portafoglio di coperture property medio – che include l’auto, la casa ed i beni in essa contenuti - l’onere economico derivante dai comportamenti fraudolenti si tramuta in un aumento medio del premio pari al 6%.
Per il 2009 si stima una potenziale crescita dei tentativi di frode ai danni delle compagnie. Sebbene non siano ancora disponibili dati ufficiali, la letteratura ha ampiamente dimostrato che in fasi di crisi economica – come quella in corso – la propensione alla frode assicurativa tende ad aumentare.