Panorama Assicurativo Ania

Banca

LA COMMISSIONE PROPONE UN RAFFORZAMENTO DEI REQUISITI PATRIMONIALI E NUOVE REGOLE SULLE REMUNERAZIONI NELLE BANCHE

Commissione Europea


Per visualizzare la proposta

Visualizza l'articolo


La Commissione europea ha proposto, il 13 luglio scorso, un’ulteriore revisione della vigente normativa europea in materia di requisiti di capitale per le banche. Scopo della proposta è quello di rendere più rigidi i procedimenti utilizzati dalle banche per l’allocazione del rischio legato al proprio trading book, imporre requisiti di capitale più elevati per la re-securitisation, aumentare la fiducia dei mercati grazie a più severi requisiti di disclosure e a sane pratiche di remunerazione (che evitino di incoraggiare o promuovere eccessi nell’assunzione di rischi).

La proposta in parola – che modificherebbe le vigenti Direttive in materia di requisiti patrimoniali per le banche – rappresenta una parte della risposta fornita dall’Unione europea alle conseguenze della crisi finanziaria. Il testo tiene conto delle consultazioni effettuate con gli Stati membri, con i supervisors del settore bancario, con gli operatori del settore e sta per passare al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio dei Ministri.

Qui si seguito si elencano le modifiche che la proposta introdurrebbe alle vigenti direttive in materia di requisiti di capitale.

— “Re-securitisations”: le banche che detengono tali strumenti sono esposte a considerevoli rischi; il testo della proposta, pertanto, eleva i requisiti patrimoniali ad essi relativi.
— “Disclosure”: un’adeguata politica di trasparenza sui livelli di rischio ai quali le banche sono esposte è necessaria per rinsaldare la fiducia sui mercati; il testo della proposta, pertanto, rafforza i requisiti di “disclosure”.
— “Trading Book”. E’ costituito da tutti quegli strumenti finanziari che la banca trattiene con l’intenzione di rivenderli nel breve periodo (o a fini di “hedging” nei confronti di altri strumenti finanziari). La proposta modifica le modalità di allocazione dei rischi legati al “trading book”, per assicurare che esse riflettano correttamente le potenziali perdite in caso di fasi negative attraversate dal mercato.
— Politiche di remunerazione. La proposta promuove l’uso, da parte di banche e società di investimento, di politiche di remunerazione che scoraggino un’eccessiva assunzione di rischi e assegna ai supervisors poteri sanzionatori nei confronti di coloro che non avranno tenuto sufficientemente in conto le nuove normative.

Il 27 luglio, inoltre, la Commissione ha diffuso anche uno “Staff Working Document” che annuncia possibili, ulteriori modifiche alle Direttive 2006/48/EC (in materia di esercizio dell’attività creditizia) e 2006/49/EC (Capital Requirements Directive). Tali ulteriori modifiche riguardano:

— costituzione di riserve per perdite “through-the-cycle”;
— ulteriori requisiti patrimoniali per mutui ipotecari su immobili ad uso residenziale, denominati in valuta estera;
— rimozione, dal testo della Direttiva 2006/49/EC (CRD), di opzioni e elementi lasciati alla discrezionalità dei singoli Stati membri;
— semplificazione della Direttiva 89/117/EEC (“Bank Branch Accounts Directive”), relativa agli obblighi in materia di pubblicità dei documenti contabili delle succursali di enti creditizi e istituti finanziari la cui sede sociale si trovi in un diverso Stato membro).

Lo “Staff Working Document” in parola è stato diffuso dalla Commissione in pubblica consultazione. Risposte e pareri dovranno pervenire alla Commissione all’indirizzo [email protected] entro il 4 settembre 2009.