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GLI EFFETTI DELLA CRISI GLOBALE SUI SISTEMI DI SICUREZZA SOCIALE

Association Internationale de la Sécurité Sociale


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L’International Social Security Association (AISS-ISSA) (ente che raccoglie, su scala mondiale, le istituzioni che operano nell’ambito della sicurezza sociale pubblica) ha pubblicato uno studio sulle prospettive e sul ruolo della sicurezza sociale nel contesto della crisi economica.
All’inizio del 2009, AISS ha avviato un’indagine presso le istituzioni associate per verificare in quale modo i sistemi di sicurezza sociale siano stati colpiti dalla crisi e quali siano state le reazioni alla crisi finanziaria. I risultati preliminari dello studio si basano sulle risposte di 47 istituzioni pubbliche di sicurezza sociale.

La contrazione dell’economia e dei mercati finanziari a livello mondiale, unita a un consistente aumento della disoccupazione (AISS sottolinea che, all’inizio del 2009, l’area OCSE ha fatto registrare 6 milioni di disoccupati in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) hanno influito negativamente sul comparto della sicurezza sociale. La maggior parte delle istituzioni ha confermato una perdita di introiti, principalmente a causa della riduzione dei contributi, dei redditi da investimenti e della diminuzione dei sussidi pubblici. Anche le riserve della sicurezza sociale sono state colpite. La performance finanziaria dei fondi di sicurezza sociale a carattere pubblico è stata negativa, per un importo stimato in 225 miliardi di dollari nel 2008 (con picchi di –29,5% per i fondi irlandesi e di – 26,4% per i fondi canadesi).

In questo scenario, secondo AISS, è necessario ribadire l’importanza del primo pilastro previdenziale. Esso risulta fondamentale non solo per contribuire alla stabilità economica e sociale, ma anche per sostenere politiche atte a promuovere lo sviluppo e la crescita. In particolare, si rivela indispensabile una “Dynamic Social Security”, cioè l’attuazione di politiche previdenziali che abbiano come obiettivi la coesione sociale e la protezione dei più vulnerabili, insieme all’accessibilità e alla sostenibilità dei sistemi sociali, e che sappiano adattarsi ai cambiamenti della società.
Uno degli strumenti per raggiungere questi obiettivi è costituito, secondo AISS, da un efficace coordinamento internazionale delle politiche sociali, non dimenticando che tali misure, oltre ad ammortizzare gli effetti più gravi della crisi economica, servono anche a consolidare la stabilità delle società. Attenzione e considerazione del tutto particolare, infine, dovrebbe essere riservata al sostegno dei regimi pensionistici “di vecchiaia”.