RISK POOLING E CRISI DEI MERCATI: LEZIONI DAI PIANI PENSIONISTICI CANADESI
A.H.B. Monk, S.A. Sass
Center for Retirement Research - Boston College
http://crr.bc.edu
Negli Stati Uniti i piani pensionistici a contribuzione definita rappresentano il principale strumento di risparmio previdenziale.
Circa i due terzi degli attivi facenti capo a tali piani sono costituiti da azioni, strumenti finanziari sicuramente in grado (grazie ad un’elevato rendimento finanziario) di limitare i costi necessari ad assicurare redditi pensionistici, ma che espongono i sottoscrittori al rischio di andamenti negativi dei mercati finanziari.
Complice l’attuale crisi, negli Stati Uniti milioni di lavoratori vicini alla pensione – e sottoscrittori di tali prodotti – si trovano di fronte a una prospettiva reddituale poco rosea.
Il periodo di “stress test” al quale la crisi sta sottoponendo i mercati finanziari ha però fatto emergere le positive peculiarità di un piano pensionistico a prestazione definita (CPP-Canada Pension Plan), utilizzato in Canada a livello nazionale (ad eccezione della provincia del Québec, che comunque dispone di un piano simile).
Il CPP è un piano a partecipazione obbligatoria, istituito dallo Stato ma che agisce in qualità di organismo finanziario indipendente. All’interno del piano –caratterizzato dalla “multigenerazionalità” grazie al fatto di essere obbligatorio – il rischio legato all’investimento azionario viene più efficacemente ripartito e mitigato da misure automatiche di “stabilizzazione” (ad esempio: viene imposto un aumento dei contributi pari allo 0,2% del reddito annuo coperto da garanzia e vengono eliminati gli adeguamenti della prestazione al costo della vita per un triennio, cioè fino a successiva revisione). Il tutto concorre a migliorare significativamente le aspettative di sostenibilità del piano nel lungo termine.
Il “sistema canadese”- concludono gli autori del CRR - merita particolare considerazione, in quanto presenta indubbi vantaggi economici e una struttura istituzionale innovativa.