Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Pensioni

CRISI FINANZIARIA, PENSIONAMENTO E RITORNO ALLA VITA ATTIVA

A.H. Munnell, A. Golub-Sass, N. Karamcheva


Center for Retirement Research – Boston College
http://crr.bc.edu


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Negli Stati Uniti, le conseguenze dell’attuale crisi finanziaria stanno diffondendo incertezza anche nel campo del risparmio previdenziale. Si rafforza la tendenza a prolungare il periodo di attività lavorativa oltre l’età di pensionamento o, addirittura, si arriva alla decisione di rientrare nel mondo del lavoro per “sostenere” il livello del proprio reddito pensionistico.

Per chi ritorna alla vita attiva pur avendo maturato il diritto alla pensione, il sistema previdenziale pubblico americano prevede prestazioni più elevate al momento del rientro definitivo in quiescenza, in cambio della rinuncia al beneficio pensionistico nel periodo di attività lavorativa (attraverso un meccanismo di “aggiustamento” noto come “claim and suspend”).
Ne conseguono diversi effetti positivi sul reddito familiare:
— benefici pensionistici “tardivi”, ma più “consistenti”;
— il reddito da lavoro (più elevato) si somma a quello (più basso) del coniuge che ha eventualmente abbandonato l’attività lavorativa al raggiungimento dell’età pensionabile minima;
— per il coniuge con basso reddito pensionistico, certezza di poter contare – se del caso – su una “pensione al superstite” decisamente maggiorata.

Il documento del CRR analizza la strategia “claim and suspend” con riferimento alla realtà statunitense e – sulla base di dati provenienti dall’ “Health and Retirement Study” – cerca di valutarne sia i benefici per chi vi ricorre sia i costi per il sistema pensionistico pubblico: a fronte di un consistente aumento del reddito mensile per il singolo, conclude lo studio, l’impatto economico globale sul sistema di previdenza pubblica rimane limitato (inferiore a un miliardo all’anno).