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ABITARE “IN SICUREZZA”: ALCUNE CIFRE SUGLI INCIDENTI CAUSATI DA GAS COMBUSTIBILE NEL 2008 IN ITALIA

Comitato Italiano Gas


Forum Italiano Sicurezza Gas
www.cig.it


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Presso l’Università Cattolica di Milano, nei giorni 10 e 11 giugno, si è tenuto il “Forum Italiano Sicurezza Gas” – un evento che ha già all’attivo diverse edizioni.
Nel corso dei lavori, il Comitato Italiano Gas ha diffuso alcuni dati sugli incidenti legati al gas combustibile nel 2008, dati che fanno registrare un lieve incremento – in valori assoluti – rispetto alle rilevazioni riferite al 2007.

Le utenze domestiche interessate all’uso di gas combustibili (per riscaldamento, produzione di acqua calda e cottura di cibi) sono 27.300.000. Nella distribuzione di gas canalizzato per usi civili, nel 2008, sono stati rilevati 175 incidenti, con 19 vittime e 374 feriti. Al GPL distribuito in bombole sono riconducibili 142 incidenti, di cui 19 mortali (che hanno causato 24 decessi). Gli infortunati sono stati invece 145.
Un capitolo a parte è quello relativo all’uso volontario del gas combustibile (canalizzato e in bombole) per azioni improprie e dannose: l’utilizzo del gas per suicidi o tentati suicidi ha causato - nell’anno - 29 incidenti, 9 vittime e 19 infortunati. A queste cifre si aggiungono quelle degli incidenti dovuti ad atti dolosi (12 casi) e ai corti circuiti elettrici (10).

Il fattore climatico incide sui dati menzionati, in quanto – come facilmente immaginabile – buona parte degli incidenti avviene nella stagione più fredda.

Quanto alle cause degli incidenti provocati dal gas canalizzato, la principale resta l’insufficiente aerazione degli ambienti (39,4% dei casi) e un carente sistema di evacuazione dei prodotti della combustione (47,4%). Segue la carenza di manutenzione (17,7%) e l’utilizzo irregolare/disattento degli impianti da parte dell’utente (10,9%). Non solo l’uso improprio, ma anche l’installazione non conforme degli impianti ha una certa rilevanza (6,3% dei casi), mentre pesa per il 7,4% l’utilizzo di impianti difettosi e/o obsoleti.
Infine, le cause degli incidenti restano sconosciute nell’11,4% dei casi (e sono responsabili del 36,8% dei decessi).
Per il gas in bombole, invece, la principale causa degli incidenti è la scarsa manutenzione (35,9% dei casi), che ha causato il 12,5% dei decessi. Seguono: l’uso scorretto (28,2%), l’utilizzo di materiali difettosi/obsoleti (8,5%), l’insufficiente ricambio d’aria (6,3%), installazione non conforme (0,7% dei casi, che ha però causato l’8,3% dei decessi).
Non è stato possibile accertare le cause dell’incidente nell’19,7% dei casi; a tali eventi è però riconducibile una percentuale rilevante dei decessi (50%).

A fronte di questi dati, il Comitato Italiano Gas auspica che ciascun cittadino si faccia carico della responsabilità di prevenire il verificarsi di incidenti, attenendosi scrupolosamente alle disposizioni di legge in generale e alle norme che regolano la verifica e la manutenzione degli apparecchi (compresa l’eventuale sostituzione) in particolare; evidenzia la necessità di utilizzare gli impianti con attenzione da parte degli utenti e di mantenere un buon livello di aerazione negli ambienti.
Attraverso il Gruppo di Lavoro “Statistica Incidenti”, il CIG raccomanda alle Istituzioni di avviare un serio programma di armonizzazione – a livello nazionale – dei controlli (che comprenda anche la sostituzione di apparecchi obsoleti) e di lanciare una capillare campagna pubblica di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi ad un cattivo uso del gas.