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RISPARMIO E INDEBITAMENTO NEI PAESI OCSE: UNO STUDIO ISAE

E. D'Elia


Istituto di Studi e Analisi Economiche
www.isae.it


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L’ISAE – l’istituto pubblico di studi e analisi economiche – ha condotto uno studio sulla struttura finanziaria dei paesi OCSE alla vigilia della crisi, individuando, per ciascuna nazione, gli elementi di forza e di debolezza, di solidità e di fragilità. Sono stati analizzati - e sintetizzati in una tabella riassuntiva - aspetti quali l’indebitamento delle famiglie e delle imprese, il debito verso l’estero e il livello del debito pubblico.

Per l’Italia, ISAE elenca tra i punti di forza il contenuto livello di indebitamento delle famiglie e l’elevata ricchezza finanziaria privata; tra le criticità, invece, viene indicato l’elevato debito pubblico. In generale, nel nostro Paese, la necessità di pagare gli interessi sul debito pubblico sottrae risorse alla produzione di servizi pubblici, alla spesa sociale e agli investimenti infrastrutturali e contribuisce a distorcere la distribuzione dei redditi a favore dei detentori dei titoli di Stato.
Inoltre, sempre in riferimento alla posizione finanziaria delle famiglie, il nostro Paese può contare su una loro ridotta esposizione ai rischi legati all’andamento delle quotazioni azionarie. Contrariamente agli Stati Uniti – ove le famiglie detenevano, all’inizio della crisi, azioni e partecipazioni per quasi 1,7 volte il PIL –, nel caso italiano la quota degli investimenti azionari è modesta e le perdite risulterebbero limitate in caso di ulteriori flessioni dei mercati.

Secondo ISAE, è possibile riscontrare nei paesi OCSE una certa complementarietà tra il livello di indebitamento pubblico e l’ammontare della ricchezza finanziaria netta del settore privato. Ad esempio, in Giappone le famiglie possiedono una ricchezza finanziaria netta pari a poco meno di due volte e mezzo il PIL, mentre il debito pubblico è pari a quasi due volte il PIL. Al contrario, in Finlandia il settore privato ha una posizione netta ampiamente passiva, mentre quello pubblico è caratterizzato da un disavanzo modesto.
Tra i Paesi con una situazione finanziaria (pubblica e privata) più equilibrata vi sono attualmente Germania e Austria; in diversi Stati la situazione appare più difficile, soprattutto per l’elevato indebitamento di imprese e/o famiglie (paesi anglosassoni, Portogallo, Belgio, Irlanda e Giappone).

Ai fini di una più efficace valutazione della situazione finanziaria complessiva di ciascun paese sarebbe necessario, secondo ISAE, tener conto non solo del debito pubblico e del saldo con l’estero, ma anche del rischio legato alla posizione finanziaria del settore privato: una maggiore considerazione di questo aspetto potrebbe portare a modificare lo status dei diversi paesi all’interno di una “classifica di rischiosità”.