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Aiuti di Stato

INDAGINE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUGLI AIUTI DI STATO A FORTIS BANK E ABN AMRO

Commissione Europea


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La Commissione europea ha avviato un'indagine, per verificare che gli aiuti concessi dal Governo olandese a favore di Fortis Bank Nederland per l’acquisizione delle attività di ABN AMRO non siano lesive della concorrenza.

Secondo il Commissario alla concorrenza, Neelie Kroes, il Governo olandese è intervenuto correttamente per evitare il fallimento di Fortis Bank Nederland (FBN), che avrebbe altrimenti causato una grave crisi finanziaria.
In generale, eventuali aiuti a sostegno delle istituzioni bancarie devono, però, essere limitati al minimo indispensabile, per evitare l’insorgere di distorsioni nella concorrenza. La Commissione intende pertanto verificare che, nel caso in questione, siano state rispettate le condizioni e i limiti previsti.

Prima di essere acquistata da parte dello Stato olandese, FBN era una filiale di Fortis Banque, cui erano state affidate le attività di banca d'affari e di depositi di ABN AMRO. Pur escludendo le attività legate ad ABN AMRO, FBN era comunque la quarta più grande banca d'affari e di depositi del mercato olandese.

Per fare fronte alle difficoltà finanziarie incontrate da Fortis Banque, che minacciavano direttamente FBN, lo Stato olandese ha acquistato quest'ultima nell’ottobre 2008, concedendo un credito tale da permettere il rimborso del debito a breve termine. Con quest'operazione, FBN è stata separata da Fortis Banque.
Secondo l’indagine preliminare della Commissione, tale atto potrebbe equivalere a un aiuto di Stato a favore di FBN e (forse) anche a beneficio di ABN AMRO.

La Commissione ritiene che, nel contesto dell’attuale crisi finanziaria, tale sostegno potrebbe non rientrare nelle condizioni stabilite dalla Comunicazione in materia di aiuti di Stato agli istituti bancari. Essa teme, in particolare, che il capitale e la durata del credito non siano limitati al minimo indispensabile. Inoltre, dubita che l'interesse prelevato dallo Stato sia sufficiente ad evitare le distorsioni della concorrenza e teme che quest’ultimo possa semplicemente costituire “un finanziamento a buon mercato” a favore di ABN AMRO e di FBN.