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“DIARIO DELL’INVERNO DI CRISI”: DAL CENSIS UN OSSERVATORIO MENSILE SUGLI EFFETTI DELLA RECESSIONE

Censis


Con la pubblicazione del “Diario dell’inverno di crisi”, il Censis intende offrire un’analisi sociologica ed economica, organizzata in quattro pubblicazioni mensili (da gennaio ad aprile 2009), dell’impatto della crisi economica sulla realtà del nostro Paese.

Ci si sofferma in questa sede sui due numeri ad oggi pubblicati, relativi ai mesi di gennaio e febbraio.

Secondo la definizione del Censis, gennaio è stato “un mese in apnea”. E' sembrato che le famiglie riprendessero fiducia: a livello economico, infatti, esse hanno tratto beneficio dal calo dei prezzi dell’energia, dei carburanti e dei mutui.

Il settore bancario e quello dell’edilizia hanno sofferto, tra i primi, della crisi economica. Al contrario, i distretti industriali hanno reagito in maniera diversificata ai dati negativi, utilizzando al meglio le opportunità date dalla flessibilità: il downsizing della capacità produttiva, la riduzione dei contratti a tempo determinato e di tipo parasubordinato, l’utilizzo delle subforniture.

Con riferimento al mese di febbraio, il Censis sottolinea la valenza negativa di notizie quali l’aumento del 553% della Cassa integrazione, la previsione di una diminuzione del PIL del 2,6% nell’anno in corso, il crollo dei consumi e delle Borse.
Secondo il Censis, il Paese non è risultato allo sbando di fronte a tali notizie; al contrario, è sembrato reagire utilizzando una razionale distribuzione dei rischi. Un’indagine campionaria evidenzia infatti che sono in aumento le persone che affermano di risparmiare di più (43,2%), mentre diminuisce il numero di chi dice di tagliare i consumi (22,2%) e aumenta quello di chi non rinuncia a nulla (15,5%).

Un altro indicatore di questa asserita “razionalità” e “freddezza” degli italiani di fronte alla crisi sarebbe, secondo sempre il Censis, il comportamento di consumo: solo il 16% degli italiani infatti, se fosse costretto a eliminare le spese non indispensabili, accetterebbe di ridurre le cure per il corpo, preferendo tagliare (o rinviare) l’acquisto dell’auto (33,8%), di prodotti elettronici (25,5%), di viaggi (48,2%) e di pasti fuori casa (35%).

Le pubblicazioni sono disponibili gratuitamente nel sito del Censis, www.censis.it, previa registrazione.