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🌎 Percezione del rischio

COME REAGIAMO DI FRONTE AI RISCHI CHE PIÙ TEMIAMO? UNO STUDIO DAGLI STATI UNITI

C. R. Sunstein, R. Zeckhauser


Harvard University
http://www.harvard.edu./


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La psicologia cognitiva e l’economia comportamentale hanno dimostrato che, di fronte al rischio, si verificano di norma due comportamenti opposti: qualcuno reagisce con iniziative e azioni di prevenzione, altri decidono di ignorare il rischio e di non fare nulla per prevenirlo o ridurlo.

Secondo diversi studi, la reazione “attiva” è connessa al grado di conoscenza del rischio: quando i soggetti sono informati sui rischi, essi assumono un atteggiamento attivo anche se, spesso, tendono a valutare in modo distorto i rischi stessi e reagiscono ad essi in maniera eccessiva. Quando invece i rischi non sono sufficientemente conosciuti, la reazione prevalente è trascurarli e rinviare ogni reazione.

Nel paper qui presentato vengono analizzati quei rischi che sono in grado di stimolare forti reazioni emotive nei soggetti ad essi esposti, ma che sono caratterizzati da una bassa probabilità di accadimento.

In questi casi, secondo lo studio, molti sembrano dimenticare la reale dimensione probabilistica degli eventi, adottando comportamenti eccessivamente cautelativi. Un esempio di comportamenti non coerenti con la probabilità effettiva è la scelta, a fronte del rischio di incidenti, di utilizzare l’auto in alternativa all’aereo: viene sovrastimata la probabilità effettiva dell’evento più clamoroso (il disastro aereo) e largamente sottostimata l’effettiva probabilità di un incidente automobilistico.

Questa ipotesi comportamentale viene verificata alla luce di alcuni test empirici realizzati in precedenti lavori scientifici. Si tratta, ad esempio, di test effettuati su alcuni gruppi, scelti con estrazione casuale, relativamente alla disponibilità a sborsare una determinata somma per ridurre di 1/1.000.000 la probabilità di contrarre una malattia grave o in merito alla somma richiesta per accettare diverse probabilità del verificarsi di una scossa elettrica dolorosa ma non letale.

I test empirici sembrano confermare l’ipotesi di partenza: ossia, si verifica una reazione eccessiva ed emotiva di fronte ad eventi considerati catastrofici ma che, in realtà, hanno probabilità di verificarsi decisamente limitate.

Da questa situazione derivano implicazioni anche per l’azione pubblica. In particolare, è necessario adottare piani di informazione rivolti a diffondere una corretta conoscenza sia delle effettive probabilità dell'avverarsi di eventi dannosi sia degli strumenti disponibili per un'efficace gestione del rischio.