Sanità
GLI INDICATORI SULLE DISUGUAGLIANZE IN MATERIA SANITARIA NEI PAESI OCSE
OECD
Nella maggior parte dei paesi OCSE, le politiche sanitarie hanno come obiettivo principale la riduzione delle disuguaglianze in materia di salute e il rispetto del principio di un accesso adeguato o uguale alle cure, basato sul bisogno effettivo. Dati affidabili sono necessari per misurare il raggiungimento di questi obiettivi.
Il documento disponibile in allegato valuta la disponibilità e la comparabilità di alcuni indicatori relativi alle disuguaglianze nello stato di salute come pure nell'accesso e nell'utilizzo delle cure nei paesi OCSE, con particolare riferimento alle disparità fra gruppi socio-economici.
Questi indicatori sono illustrati a partire dalle fonti dei dati nazionali o internazionali, che permettono di distinguere le popolazioni per livello di reddito, istruzione ed occupazione.
E' una costante che le persone appartenenti a gruppi socio-economici svantaggiati tendano ad avere tassi di morbilità, di inabilità e di mortalità più elevati, utilizzino in minor misura servizi di prevenzione e cure specialistiche rispetto alle loro effettive necessità e impieghino un’ampia parte del loro reddito per procurarsi alcuni beni e servizi sanitari.
Fra i possibili futuri lavori dell'OCSE vi è lo sviluppo di alcuni indicatori-chiave, espressivi delle esistenti disuguaglianze in tema di salute, che potrebbero essere integrati nel database di Eco-salute OCSE.
Fra essi rientrano: gli indicatori di disuguaglianza nello stato di salute generale percepito, l'inabilità dichiarata, il grado di copertura delle cure sanitarie pubbliche e dell'assicurazione malattia privata, le necessità di cure mediche e dentistiche non soddisfatte.
In riferimento ai dati, aumentare la loro disponibilità e comparabilità migliorerebbe la validità dei raffronti internazionali.
Infine, affinché l'evoluzione di questi fenomeni sia misurata in modo regolare nei paesi OCSE, occorrerà armonizzare definizioni e metodi di raccolta dei dati tra i diversi paesi e sarà necessario sviluppare la possibilità di legare varie fonti di dati a livello nazionale per permettere una disaggregazione secondo lo status socio-economico.