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USA: TORT SYSTEM CONTRO NO-FAULT SYSTEM. UN CONFRONTO ANCORA APERTO

P. Heaton, E. Helland


Rand
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L’analisi dei sistemi di responsabilità applicati agli incidenti della circolazione stradale è da tempo argomento di vivace dibattito scientifico negli Stati Uniti.

In sintesi, si distinguono i sistemi attualmente vigenti a seconda della rilevanza dell’elemento soggettivo, ossia di chi è responsabile del sinistro.
Nel cosiddetto “tort system”, la rilevanza del fattore soggettivo è massima: il soggetto responsabile – o meglio, la sua compagnia assicuratrice -, risponde per il danno cagionato alla controparte.
Nel cosiddetto “no-fault system”, il fattore soggettivo è irrilevante. Le compagnie dei soggetti coinvolti nel sinistro rispondono direttamente dei danni subiti dai rispettivi assicurati.

La corrente di studio prevalente ha sposato la tesi per cui il “tort system” è da considerarsi più costoso in termini amministrativi, ma anche più efficace in chiave di “deterrenza”: il concetto di responsabilità, che nel “tort system” viene traslato sull’assicurato, dovrebbe incentivare comportamenti più prudenti e consapevoli da parte di quest’ultimo.

Secondo gli autori, tuttavia, tale conclusione è da considerarsi fuorviante, in quanto frutto di analisi non esaustive. Nel passato, infatti, le ricerche si sono sempre soffermate sull’analisi dell’evoluzione degli incidenti mortali, escludendo completamente le altre tipologie di sinistro.

All’interno del presente studio, invece, viene proposto un confronto del tutto originale sul tema. Gli autori considerano l’evoluzione di tutti i sinistri (sul totale, i mortali costituiscono solo un terzo dell’onere assicurativo complessivo) e analizzano tale evoluzione basandosi sulle serie storiche di dati provenienti da tre Stati USA, ognuno dei quali utilizza un sistema diverso (“tort system” nel New Jersey, “no-fault system” nel North Carolina e un regime a scelta del cliente nello Utah).

L’analisi evidenzia come l’assenza di attribuzione diretta della responsabilità legata al sinistro, propria del sistema “no-fault”, non determina sensibili incrementi della sinistrosità riconducibili a comportamenti meno prudenti da parte dei guidatori.