Panorama Assicurativo Ania

🇪🇸 Crisi finanziaria

L’IMPATTO DELLA CRISI SULLE ASSICURAZIONI IN SPAGNA

INESE


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Durante la giornata dedicata a “La crisis en el sector asegurador: alcance y alternativas para los mediadores” - recentemente tenutasi a Madrid e organizzata da INESE e IMAF - si è discusso della prevedibile flessione del mercato per l’anno in corso, pur sottolineando che il settore ha dimostrato di saper far fronte alla crisi causata dalla situazione economica internazionale.
I primi segnali di crisi si sono manifestati nel corso del 2008: mentre il ramo vita ha realizzato una crescita, seppur lieve, il ramo auto ha subito una decelerazione e il ramo Salud y Multirriesgos si è mantenuto stabile.
Particolare è la situazione delle assicurazioni del credito. In futuro si ipotizza che il CCS (Consorcio de Compensacion de Seguros) possa diventare riassicuratore per le garanzie del credito, qualora le imprese di assicurazione incontrassero difficoltà a riassicurare i rischi sul mercato.

Secondo l’Autorità di vigilanza, la situazione di crisi può essere affrontata dalle imprese solamente in via solidale, evitando situazioni di conflittualità. In questa prospettiva si suggeriscono alcuni obiettivi comuni, quali il miglioramento del servizio al cliente e la creazione di nuovi prodotti che meglio rispondano alla domanda del mercato, attualmente in fase di trasformazione.

Dal punto di vista della distribuzione, la rete che risulta più colpita dalla crisi è la bancassurance.
Secondo IMAF (Independent Mortgage Advisers Federation), in una situazione di crisi è necessario prestare maggiore attenzione ai profili distributivi e alla fidelizzazione del cliente, a una conclusione più rapida dei processi liquidativi oltre che al rinnovo dell’offerta attraverso la diffusione sul mercato di prodotti assicurativi più evoluti.
Durante l’incontro è stata posta particolare attenzione ai possibili effetti della crisi sulla distribuzione: nei momenti critici, infatti, le imprese tendono a ridurre le reti territoriali, il che potrebbe avere effetti controproducenti. Una riduzione dei costi è indubbiamente necessaria, ma si può tentare – ad esempio - di ridurre gli investimenti informatici, le spese di gestione dei sinistri e dei call center.
Il neo-eletto presidente del Consejo General de los Colegios de Mediadores ha annunciato che intende focalizzare l’attenzione sulla promozione di corsi di formazione per gli intermediari. Il Consejo, ad oggi, “raccoglie” 3.500 brokers (il 75% del mercato) e 4.500 agenti ( solo il 5% ). Il Presidente ha confermato che, nel corso del suo mandato, intende rinnovare il mercato degli intermediari ed introdurre nuove figure professionali.