Panorama Assicurativo Ania

Previdenza

REPORT OCSE SUI SISTEMI PENSIONISTICI IN ASIA: LE RIFORME NECESSARIE

E.Whitehouse


OECD
http://www.oecd.org/


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Molti paesi asiatici dovranno riformare i sistemi pensionistici per garantire ai lavoratori redditi di pensionamento adeguati e sostenibili dal punto di vista dei bilanci statali.

Il Rapporto OCSE-World Bank prende in considerazione i sistemi pensionistici di 18 nazioni asiatiche, fra le quali Cina, India, Vietnam, Filippine, Indonesia, Pakistan e Australia.

Secondo gli autori, sono urgenti interventi di riforma che considerino il trend di rapido invecchiamento della popolazione e che non ripetano gli errori commessi in Europa e in Nord America.
Le riforme sono necessarie per una serie di ragioni:
— il livello di copertura dei sistemi pensionistici è generalmente basso;
— è comportamento diffuso quello di chiedere anticipazioni del risparmio pensionistico accumulato;
— le prestazioni previdenziali sono effettuate spesso in forma di capitale e non offrono un’adeguata copertura reddituale lungo tutto l’arco di vita residua;
— le pensioni non sono adeguate automaticamente al costo della vita.

A questi fattori bisogna aggiungere che, nell’Asia meridionale ed orientale, rispettivamente solo il 7,5% e il 18% della popolazione in età lavorativa accede a un sistema previdenziale, contro una media del 70% nei paesi OCSE. La rete di sicurezza sociale per coloro che non possono accedere ai sistemi pensionistici (assegni di sussistenza, di invalidità, ecc.) è inoltre pochissimo presente: è uno strumento diffuso solo in India, con il 10-15% della popolazione anziana coperta.

Le raccomandazioni dell’OCSE per la riforma dei sistemi pensionistici sono, sostanzialmente, tre:

1) prevedere il passaggio, nei sistemi pensionistici a benefici definiti, da un calcolo della pensione che avviene in base al reddito degli ultimi anni di lavoro a un calcolo basato sull’intera vita lavorativa;
2) limitare la possibilità di chiedere prestazioni previdenziali in forma di capitale e promuovere l’utilizzo delle rendite;
3) collegare le pensioni al costo della vita (attualmente lo fanno solo Cina e Filippine).