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L’ASSICURAZIONE MONDIALE NEL 2008 E PROSPETTIVE PER IL 2009: RAPPORTO SWISS RE

Swiss Re


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Il settore assicurativo affronta la crisi finanziaria globale con conti solidi e in grado di garantirsi dalle fluttuazioni derivanti dalle turbolenze finanziarie. Lo sostiene uno studio Swiss Re sull’evoluzione dell’assicurazione a livello mondiale nel 2008 e sulle prospettive per il 2009.

Gli assicuratori non sono immuni dalla crisi. A settembre 2008, gli assicuratori danni avevano perso dal 10% al 15% del loro patrimonio rispetto a un anno prima. Le perdite dell’assicurazione vita erano di poco superiori (dal 15% al 20%).

Tuttavia, a differenza di quanto accaduto nel settore bancario, i mercati assicurativi hanno continuato a funzionare bene in tutti i paesi. Solo pochi assicuratori hanno avuto bisogno di supporto da parte del Governo e, di regola, non a causa della parte assicurativa della loro attività, bensì a causa di quella legata ai servizi finanziari.

Per quanto riguarda l’andamento della raccolta premi, nell’assicurazione danni si attende un impatto limitato della crisi in quanto solo pochi rami presentano un forte legame con l’attività economica generale. Nel vita, si registra una caduta nella raccolta di polizze unit-linked e di polizze a premio unico, ma si ritiene che vi sarà un ritorno alla crescita non appena le condizioni dei mercati finanziari saranno più stabili.

La riassicurazione presenta fondamentali tecnici molto solidi, mentre sta anch’essa sperimentando perdite sul fronte degli attivi.

I prezzi riassicurativi sono attesi in aumento, sia perché vi è minore capacità di sottoscrizione da parte dei mercati alternativi sia perchè il costo del capitale è aumentato.

Infine, secondo Swiss Re, la crisi porterà a un ripensamento della regolamentazione assicurativa. A tale proposito, gli autori sottolineano che:
— è essenziale che la regolamentazione tenga conto delle specificità assicurative rispetto a quelle bancarie;
— occorre che venga affrontato l’aspetto della prociclicità. Vi sono elementi, nelle regole contabili, nelle pratiche di rating e nei requisiti patrimoniali, che hanno il potenziale di amplificare la ciclicità in periodi di stress;
— la vigilanza di gruppo rimane un aspetto di grande importanza.