Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Previdenza, Crisi finanziaria, Fondi pensione

USA: LA CRISI FINANZIARIA E I PIANI A PRESTAZIONE DEFINITA

A. H. Munnell, J.P. Aubry, D. Muldoon


Center for retirement rersearch – Boston College
http://crr.bc.edu


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Tra ottobre 2007 e ottobre 2008 il valore delle azioni nel patrimonio dei piani pensionistici USA è sceso di 4.000 miliardi di dollari, equamente suddivisi tra piani pensionistici a prestazioni definite e piani individuali 401 (k). Il calo registrato dai piani a prestazione definita deve essere ripartito in parti uguali fra i piani previdenziali promossi dal settore privato e quelli promossi dallo Stato e dagli enti locali. Il settore privato ha quindi perso circa 1.000 miliardi di dollari.
Lo studio del Center for Retirement Research del Boston College (CRR) intende analizzare quali sono stati gli effetti di questa discesa dei corsi azionari, in particolare sui piani a prestazioni definite.
La caratteristica principale di questi piani è che proteggono i partecipanti dalle fluttuazioni di mercato, assorbendo questa tipologia di rischio finanziario. Tuttavia, la protezione dal rischio ha un costo, sia per le imprese sponsor (le quali finanziano in tutto o in parte la previdenza dei propri dipendenti) sia per i dipendenti stessi. Questi costi, in caso di crisi finanziaria, rischiano di compromettere la stabilità e la solidità stessa delle imprese sponsor.
Secondo lo studio CRR è necessario riformare il sistema pensionistico americano, integrando piani a contributi definiti con piani a benefici definiti. Non è infatti accettabile, secondo il CRR, trasferire tutti i rischi finanziari sui lavoratori, ma non è neppure immaginabile aumentare eccessivamente i costi a carico delle aziende, in particolare nei periodi di crisi. Per quanto riguarda i piani a prestazione definita, conclude lo studio, una soluzione potrebbe essere quella di permettere di accumulare riserve e capitali in eccesso nei periodi positivi, da utilizzare come “ammortizzatori” nei periodi di crisi.