LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE: IL RUOLO DEI TRASFERIMENTI TRA GENERAZIONI
L. Cannari, G. D'Alessio
Social Science Research Network
www.ssrn.com
Gli autori analizzano, sulla base dei dati tratti da due edizioni (1991 e 2002) dell’indagine Bankitalia sulla ricchezza delle famiglie, il ruolo dei trasferimenti intergenerazionali nell’accumulazione di ricchezza in Italia.
Secondo la letteratura economica, in particolare la teoria del ciclo di vita, la ricchezza delle famiglie varia in funzione dell’accumulo di risparmio e a seguito di donazioni e eredità. Comprendere qual è il ruolo dei trasferimenti intergenerazionali è importante non solo per studiare i modelli di consumo delle famiglie (quanto i modelli di consumo sono influenzati dal reddito attuale e dei flussi di reddito eventuali e prospettici), ma anche per analizzare le determinanti della disuguaglianza nella distribuzione del reddito e della ricchezza.
Secondo le evidenze, una quota che va dal 30% al 55% della ricchezza netta delle famiglie è derivata nel 2002 da trasferimenti intergenerazionali: una quota in crescita negli ultimi dieci anni.
Il rapporto fra i trasferimenti ricevuti da un individuo e l’ammontare totale di risorse di cui esso è destinato a disporre nell’intero arco di vita è stimato pari al 4,6%. Si rileva una correlazione positiva fra trasferimenti ricevuti ed età del beneficiario.
I trasferimenti risultano più concentrati rispetto alla distribuzione del reddito e della ricchezza.
Le famiglie che ricevono lasciti ereditari evidenziano livelli più elevati, sull’intero ciclo di vita, di reddito, consumo e ricchezza netta.
Le famiglie più ricche ricevono, come nelle attese, trasferimenti più consistenti ma, in rapporto alla ricchezza corrente, i trasferimenti risultano più importanti per le famiglie più povere.
Infine, emerge una correlazione positiva tra le eredità ricevute dai genitori e i lasciti destinati ai figli, il che testimonia l’importanza del ruolo svolto dalle tradizioni familiari.