IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E GLI INVESTIMENTI AZIONARI: UN CONFRONTO INTERNAZIONALE
V.Coraggio, A.Franzosi
Borsa Italiana
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Nell’ultimo decennio si è verificata una forte crescita dell’ammontare complessivo degli asset finanziari che, alla fine del 2006, hanno raggiunto a livello globale 167 migliaia di miliardi di dollari (pari a più di tre volte il PIL mondiale). In questo contesto, la domanda di titoli azionari è mutata rapidamente e, in particolare, è cambiata la domanda di azioni da parte delle famiglie.
Lo studio intende descrivere la propensione all’investimento e la domanda effettiva di titoli azionari da parte delle famiglie in alcuni paesi avanzati, tra i quali l’Italia, individuando quali siano i fattori determinanti di tale domanda.
L’investimento in azioni delle famiglie è messo in relazione con la struttura complessiva del portafoglio, con il grado di sviluppo del mercato azionario, con la struttura proprietaria delle società quotate e con le caratteristiche delle industrie nazionali del risparmio gestito.
Dallo studio emerge che alti livelli di investimento azionario da parte delle famiglie sono molto spesso associati a mercati borsistici avanzati, grande diffusione di “public company”, elevato grado di “istituzionalizzazione” del risparmio.
Per quanto riguarda l’Italia in particolare, la domanda di titoli azionari delle famiglie non ha trovato supporto in un grande mercato borsistico, in una larga diffusione di “public companies” o in un ruolo importante svolto dagli investitori istituzionali. Tuttavia, il possesso diretto di quote azionarie da parte delle famiglie italiane, benché inferiore a quello dei paesi anglosassoni, non è trascurabile (era pari, nel 2006, al 7% del totale dello stock delle attività finanziarie e a più del 25% della capitalizzazione totale della Borsa italiana).