Panorama Assicurativo Ania

🇩🇰 Pensioni

IL SISTEMA PREVIDENZIALE IN DANIMARCA IN DUE PAPER DELLA WORLD BANK

AA.VV.


The World Bank
www.worldbank.org


World Bank ha pubblicato, a breve distanza l’uno dall’altro, due studi sull’assetto del sistema previdenziale in Danimarca.

Nel primo paper, curato da Carsten Andersen e Peter Skjodt, dell’Associazione degli assicuratori danesi, si parte da una descrizione della struttura complessiva del sistema pensionistico, si valuta il ruolo delle diverse tipologie di istituzioni operanti nel settore e si discutono le loro strategie di asset allocation e i risultati ottenuti. Si esamina, inoltre, la regolamentazione delle istituzioni previdenziali, il crescente ricorso ad una vigilanza di tipo risk-based e l’applicazione del cosiddetto “principio di contribuzione”.
Il sistema previdenziale danese include un primo pilastro, che offre pensioni sociali di entità modesta (con supplemento per chi ha redditi più bassi) e una partecipazione pressochè totalitaria a piani pensionistici occupazionali e individuali, principalmente a contribuzione definita.Il mercato delle rendite è ben sviluppato: il 50% dei contributi annui versati è destinato all’acquisto di rendite differite, mentre rendite immediate sono acquistate al momento del pensionamento o anche dopo.
Specificità del sistema previdenziale danese è l’ampia diffusione di contratti con partecipazione agli utili e regolare riconoscimento di bonus – sia nella fase di accumulo, sia un quella di decremento -, nonché un utilizzo frequente di contratti collettivi di rendita differita.
Un nuovo sistema di vigilanza prudenziale con stress test periodici (“traffic light system”) ha posto maggior enfasi sull’asset-liability matching e sulle strategie di copertura da parte delle istituzioni pensionistiche ed ha comportato un cambiamento nelle pratiche di investimento, favorendo l’acquisizione di titoli obbligazionari esteri e la stipula di contratti di swap a lungo termine.

Il secondo paper, curato da Rein van Dam e Erik Brink Andersen, è dedicato soprattutto al nuovo regime di vigilanza prudenziale, di cui sono analizzati i contenuti e gli effetti, soprattutto in termini di migliore risk management da parte delle istituzioni pensionistiche.