PERCHÉ ASSICURARSI CONTRO GLI EVENTI POCO PROBABILI?
S.K. Laury, M. Morgan McInnes, J.T. Swarthoutz
Social Science Research Network
www.ssrn.com
La letteratura sull’economia comportamentale ha ampiamente documentato come gli individui, nel processo decisionale che li porta ad assicurarsi, tendano a privilegiare la copertura di rischi ad alta probabilità ma a cui si associano danni di lieve entità, piuttosto che coperture per rischi poco probabili ma in grado di comportare gravi danni.
Gli autori, con il loro studio, giungono a conclusioni che contraddicono tale assunto. Dalle simulazioni, condotte analizzando il comportamento di soggetti che sottoscrivono coperture di rischi del secondo tipo (bassa probabilità/alta onerosità), emerge che le differenze nella propensione ad assicurare le due fattispecie di rischio vengono meno a parità di valore attuale delle perdite attese.
Da tale evidenza discenderebbe che dietro il comportamento del singolo - in molti casi - non vi è una mera valutazione della probabilità del rischio a cui si è esposti, ma una considerazione strettamente finanziaria che tiene conto del valore attuale di flussi finanziari futuri.
Gli autori precisano però che, per confermare questa tesi, ulteriori indagini devono essere condotte, in particolare per verificare l’impatto sul comportamento del singolo di alcuni fattori, quali il moral hazard e il livello delle franchigie.
Queste considerazioni potrebbero aprire nuovi scenari, in particolare per quanto attiene alle politiche di incentivo alla sottoscrizione di coperture contro i rischi catastrofali.