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COME EVOLVE LA MAPPA DEI RISCHI PLANETARI

World Economic Forum e altri



Il Global Risk Network (che all’interno del World Economic Forum studia i problemi relativi alla gestione dei rischi a livello globale) ha pubblicato il report Global Risks 2008, contenente le analisi e gli scenari prefigurati per i prossimi anni. Il Report è stato realizzato in partnership con alcuni operatori privati quali Citigroup, Marsh & McLennan, Swiss Re, Zurich Financial e Wharton School.

Sono quattro, secondo il Global Risk Network, le categorie di rischio che diventeranno via via più importanti nel prossimo futuro: il rischio finanziario a livello sistemico, i rischi alimentari, i rischi connessi alle catene produttive e distributive delle merci e il rischio connesso alle risorse energetiche.

La crisi finanziaria che caratterizza gli Stati Uniti si sta trasmettendo alle altre Nazioni più sviluppate e, con essa, i pericoli di una recessione che molti temono possa essere la più severa e la più lunga degli ultimi decenni. Il dollaro, inoltre, sta perdendo il suo ruolo di valuta per gli scambi internazionali. C’è molta incertezza sul fatto che questa debolezza della moneta possa mettere in crisi la posizione geopolitica degli Stati Uniti.

La sicurezza alimentare (anzi, la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare) costituisce la seconda area di rischio. Fattori quali la crescita della popolazione, il cambiamento climatico, i problemi legati alla scarsità dell’acqua e dell’energia contribuiranno ad aggravare questa tipologia di rischio.

In terzo luogo, le catene produttive internazionali sono state determinanti nella globalizzazione delle economie mondiali. Tuttavia, il dislocamento internazionale delle produzioni ha significato la concentrazione dei luoghi produttivi in alcune aree geografiche. Questa concentrazione significa però maggiore vulnerabilità a livello sistemico.

Infine, il problema dell’energia è fondamentale, sia per quanto riguarda la sicurezza dell’approvvigionamento sia per la prevenzione dei rischi del cambiamento climatico.

A questi rischi, di carattere economico, bisogna poi aggiungere quelli a carattere geopolitico, connessi all’escalation delle tensioni con l’Iran e alle preoccupazioni legate all’integrità territoriale di Iraq e Afghanistan.

Quello che emerge, secondo il Global Risk Network, è la necessità di una migliore comprensione della complessa interconnessione dei rischi globali e, di conseguenza, l’urgenza di costruire coalizioni, tra operatori privati e pubblici e tra paesi, per una gestione efficace di questi rischi.