I BENI PUBBLICI COME PRODOTTI ASSICURATIVI
T. Lohse, J.R. Robledo, U. Schmidt
Universität Kiel
http://opus.zbw-kiel.de
Molti beni o servizi pubblici forniscono un’utilità riducendo la probabilità che si verifichino eventi dannosi o limitandone le conseguenze per la collettività. È il caso, ad esempio, dell’illuminazione stradale o dell’istituzione di una stazione dei vigili del fuoco. In questo senso, tali beni o servizi pubblici hanno effetti grosso modo assimilabili a quelli di un prodotto assicurativo.
In base alla propensione al rischio, la collettività tende a perseguire comportamenti differenziati. Le collettività che presentano una maggiore avversione al rischio tenderanno ad avere una maggiore propensione all’autoassicurazione ed all’autoprotezione.
Sulla base di questa premessa, lo studio indaga quali siano i meccanismi che permettono l’allocazione ottimale delle risorse per ottenere l’effetto protettivo desiderato.
Un aspetto che viene messo in evidenza è il legame che si instaura fra il potere pubblico e un mercato assicurativo privato in grado di fornire coperture di natura non pubblica. Gli autori sottolineano che il ruolo del potere pubblico, in questo caso, deve tenere conto della presenza del mercato assicurativo privato per perseguire l’ottimizzazione dell’allocazione delle risorse disponibili. In particolare, lo Stato non deve mettersi in competizione con il mercato privato offrendo le stesse coperture, ma deve erogare principalmente garanzie - sotto forma di servizi pubblici - che non sono integrabili nella struttura di un prodotto assicurativo, quali la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico.