L’ELOGIO DELLA PRUDENZA, OSSIA LA SOLVIBILITÀ DELLE COMPAGNIE ASSICURATIVE OLANDESI ASPETTANDO SOLVENCY II
De Nederlandsche Bank
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Il presente studio prende in esame l’evoluzione della struttura del capitale di 350 compagnie assicurative olandesi nel periodo 1995-2005, alla luce della loro esposizione al rischio d’insolvenza e tenuto conto della regolamentazione vigente.
Il quadro che emerge delinea un contesto di compagnie molto dinamiche, che sono state in grado di attivare politiche di gestione del rischio di insolvenza molto più raffinate e prudenziali rispetto a quanto previsto dalla regolamentazione nazionale.
L’evidenza più interessante è che le compagnie gestiscono la loro struttura patrimoniale con approcci basati sul rischio, precorrendo le logiche della futura applicazione di Solvency II e superando i requisiti minimi stabiliti dalla normativa vigente in Olanda.
Dall’analisi svolta, gli autori hanno tratto le seguenti evidenze:
- gli attuali requisiti di solvibilità minima fissati dall’autorità di vigilanza non seguono una logica risk-based e risulta pertanto difficile correlarli alla rischiosità effettiva delle imprese;
- il prescindere da logiche risk-based comporta la definizione di requisiti minimi di solvibilità sottostimati rispetto all’effettivo rischio corso dalle compagnie;
- la consapevolezza della sottostima del rischio di insolvenza insito nei requisiti patrimoniali minimi oggi vigenti ha determinato in molte compagnie comportamenti prudenziali che hanno generato nel tempo la formazione di un surplus di capitale;
- è in presenza di alcune caratteristiche ricorrenti, quali le ridotte dimensioni d’impresa, la natura mutualistica, l’elevata redditività, i cospicui investimenti in azioni e l’operatività in talune aree di business quali il ramo incendio, che si riscontra in genere un livello patrimoniale di molto superiore al minimo richiesto.