DIRETTIVA DANNI AMBIENTALI: QUALI IMPATTI PER IL SETTORE ASSICURATIVO ?
Swiss Re
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La normativa europea in materia di danno ambientale sta entrando in una nuova fase: alcuni paesi UE, infatti, hanno già provveduto a trasporre la Direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale nella legislazione nazionale, in linea quindi con la deadline del 30 aprile 2007. Nonostante la complessità della materia – causa del ritardo accumulato da altri paesi dell’Unione –, è comunque lecito aspettarsi che principi armonizzati di responsabilità per danni all’ambiente siano in vigore entro un tempo abbastanza breve.
L’obiettivo primario delle nuove norme è quello di obbligare i soggetti responsabili di danni all’ambiente a sostenere i costi da essi provocati. In tal senso, la Direttiva si basa su un nuovo regime legislativo di responsabilità civile, destinato a dar vita a nuove fattispecie di sinistro. Al momento, è del tutto evidente che mancano agli assicuratori dati storici sufficienti per far fronte alla nuova realtà.
Si tratta, quindi, di un’importante sfida per l’industria assicurativa, chiamata a mettere a punto soluzioni di trasferimento del rischio che possano coprire i costi per danno all’ambiente, come imposto dalla nuova regolamentazione; in questo senso diventa fondamentale per gli assicuratori effettuare una corretta valutazione dell’esposizione al rischio. Sebbene siano ipotizzabili diverse soluzioni, l’industria assicurativa dovrà rifarsi a quanto già esistente in materia, cioè prodotti assicurativi tradizionali che possano fungere da base per la creazione di nuove forme di copertura.
La pubblicazione offre un panorama della nuova regolamentazione in materia di r.c. ambientale nella UE ed esamina le problematiche che essa pone dal punto di vista assicurativo.