Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Assicurazione assistenza

COME FAVORIRE LA DIFFUSIONE DELL’ASSICURAZIONE VIAGGI NEL REGNO UNITO

House of Commons - Treasury Committee


United Kingdom Parliament
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Ogni anno i cittadini britannici compiono complessivamente 60 milioni di visite all’estero, di cui due terzi a titolo di vacanza. Solo 20 milioni di cittadini, però, sottoscrive un’assicurazione per il viaggio.

Muovendo da queste premesse, la Commissione Tesoro della Camera dei Comuni britannica (l’equivalente della Camera dei Deputati italiana) ha preso in esame alcuni aspetti salienti dell’industria dell’assicurazione viaggi nel Regno Unito, disegnando un quadro a tinte piuttosto fosche.

Secondo il rapporto, esisterebbe un significativo rischio che il consumatore sottoscriva polizze non coerenti con le proprie effettive esigenze. In prima battuta questo sarebbe imputabile ad un basso livello di trasparenza al momento della sottoscrizione, con particolare riguardo alle esclusioni di copertura. Importanti limitazioni sono infatti spesso previste per i viaggi in zone a rischio terrorismo e per prestazioni sanitarie relative a persone in particolari condizioni di salute preesistenti (esempio le donne incinte).

Altro punto critico è rappresentato dalle modalità di vendita delle polizze. Se le modalità adottate dagli intermediari assicurativi sono oggetto di regolamentazione da parte dell’Autorità di vigilanza (FSA), nulla è definito per la collocazione di prodotti direttamente ad opera degli agenti di viaggio (cosiddetta “bundled” travel insurance), che come tali non rientrano nell’ambito di vigilanza della FSA.

La Commissione Tesoro auspica quindi la definizione, con l’imprescindibile collaborazione dell’industria assicurativa, di regole chiare sul tema che introducano soglie minime di informazione per il consumatore e di una regolamentazione omogenea valida per tutte le tipologie di collocatori di prodotti assicurativi.

A fronte di questo rapporto, ABI, l’Associazione delle imprese di assicurazione britanniche, ha tenuto a precisare che condivide l’attenzione volta a tutelare il consumatore migliorando la trasparenza della documentazione e varando misure omogenee per vigilare l’attività di collocazione di polizze tramite gli agenti di viaggio, aspetto su cui peraltro l’Associazione già aveva richiesto un intervento normativo.

Sul pericolo di acquisire prodotti non coerenti con le proprie esigenze, ABI ha precisato che tale rischio è notevolmente ridotto. A fronte di 15 milioni di polizze vendute nel solo 2006, i contenziosi aperti sono stati solo 1.700.