Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Terrorismo

LE PROSPETTIVE PER IL MERCATO ASSICURATIVO AMERICANO ALLA LUCE DEL TRIA

President’s Working Group on Financial Markets


United States Department of the Treasury
www.ustreas.gov


Alla fine del 2005 il Congresso degli Stati Uniti ha rinnovato il TRIA (Terrorism Risk Insurance Act), il piano che prevede un supporto pubblico al mondo assicurativo per la copertura del rischio terrorismo emanato nel 2002 a seguito dell’attacco alle Torri Gemelle.

Nel testo che ha esteso la validità del TRIA a tutto il 2007 è stato inserita anche un’analisi di alcuni aspetti dell’assicurazione contro il terrorismo da effettuarsi a cura del President’s Working Group on Financial Markets, il comitato consultivo del presidente degli Stati Uniti sui temi finanziari, costituito dal Ministro del Tesoro e dai presidenti della Federal Reserve, della Securities and Exchange Commission e della Commodity Futures Trading Commission.

La commissione ha esaminato il grado di disponibilità nel lungo termine delle coperture offerte dal mercato, incluse le coperture vita collettive e la copertura degli eventi terroristici condotti con armi non convenzionali.

La commissione ha rilevato che il mercato assicurativo si è mostrato particolarmente attivo verso il rischio terrorismo.
Le risorse finanziare dedicate sono nel tempo aumentate, nonostante il progressivo ridimensionamento dell’impegno pubblico nel settore previsto dal Tria. Nel contempo la diffusione delle coperture è aumentata con contestuale riduzione del premio medio.

Per quanto riguarda il mercato delle copertura vita collettive, la commissione ha rilevato una sostanziale stabilità del business, nonostante il fatto che questa tipologia di copertura sia esclusa dal Tria. Questo prodotto è in genere rivolto ai datori di lavoro garantire coperture di tipo sanitario ai propri dipendenti.

Infine per quanto riguarda la copertura di danni da atti terroristici portati con armi non convenzionali (nucleari, biologiche, chimiche, radiologiche), la commissione ha ravvisato una sostanziale assenza di iniziativa da parte degli operatori privati, poco inclini ad assicurare tale rischio per considerazioni legate alla natura, alla dimensione ed all’imprevedibilità dei danni. Le poche esperienze esistenti sono veicolate dalla previsione di coperture obbligatorie previste dalle legislazioni di alcuni stati in tema di assicurazione di alcune tipologie di lavoratore (ad esempi gli addetti ai reattori nucleari).