L’ADATTAMENTO DEI CONTRATTI A FRONTE DI RESTRIZIONI NELL’USO DI CRITERI DISCRIMINATORI OGGETTIVI
A. Finkelstein, J. Poterba, C.Rothschild
Massachusetts Institute of Technology - Department of Economics
http://econ-www.mit.edu
Le normative che introducono limitazioni all’uso di caratteristiche personali quali la razza e il sesso nel processo discriminatorio dei prodotti assicurativi generano una risposta a livello di struttura delle polizze.
Lo studio considera gli impatti in termini di efficienza e di capacità redistributiva di ricchezza generato da rendite da pensione in cui il premio non dipende dal sesso.
Il contesto normativo di riferimento è quello del Regno Unito.
Poiché la speranza di vita della donna è maggiore, imporre prezzi indifferenziati determina uno spostamento di ricchezza dall’uomo verso la donna.
Lo studio però dimostra che, quando il legislatore vuole produrre questi effetti redistributivi agendo sull’inibizione del fattore di tariffazione legato al sesso, è essenziale tenere in considerazione l’effetto prodotto da fattori che possono agire contenendo l’effetto redistributivo stesso.
In particolare gli autori fanno riferimento alle modifiche alla struttura delle polizze che le compagnie stesse attuano in reazione all’impossibilità di applicare il sesso come fattore di tariffazione. Tale reazione, che gli autori definiscono “risposta endogena dei contratti”, avviene a livello di struttura attuariale del prodotto assicurativo, che viene adattata alla situazione in cui la speranza di vita del soggetto non può essere distinta in base al sesso. Questo mutamento dell’algoritmo comporta una sensibile contrazione dell’effetto di redistibutivo della ricchezza fra uomo e donna.