Panorama Assicurativo Ania

🇯🇵 Previdenza, Pensioni

GLI ASPETTI DOMINANTI DELLA RIFORMA GIAPPONESE DEL 2004

J. Sakamoto


World Bank
www.worldbank.org



Il presente studio illustra i caratteri salienti della riforma del sistema previdenziale pubblico giapponese del 2004. Obiettivo di tale riforma è stata la messa a punto di una strategia per il perseguimento del riequilibrio delle sistema di protezione sociale del paese, equilibrio compromesso dalle dinamiche demografiche dei decenni passati e ulteriormente minacciato dall’evoluzione prospettica del mix speranza di vita - in aumento - e tassi di natalità - in riduzione - .

La riforma previdenziale del 2004 si è distinta da tutte quelle che l’hanno preceduta anche per il diverso approccio applicato. Per le precedenti riforme il governo aveva prima definito il livello delle prestazioni e conseguentemente quello delle contribuzioni. Questo approccio è stato ritenuto inapplicabile nella riforma del 2004 a causa dei diffusi timori circa l’accessibilità alla pensione per le nuove generazioni e per il temuto insostenibile livello di contribuzione che in alternativa le nuove generazioni avrebbero dovuto subire.
Per questi motivi la riforma dal 2004 si è dapprima soffermata su meccanismi di definizione di livelli di contribuzione sostenibili e solo conseguentemente ha fissato livelli di prestazioni ritenuti accettabili.
Elemento fondamentale per rendere praticabile una soluzione del genere è la previsione di un meccanismo di indicizzazione delle prestazioni che tiene conto dell’evoluzione prospettica della quota di popolazione attiva e dell’incremento della speranza di vita al 65° anno di età.
Questa modalità di indicizzazione, secondo le proiezioni, dovrebbe portare al raggiungimento dell’equilibrio finanziario, ossia dell’obiettivo finale della riforma, nel 2023.

Altri obiettivi perseguiti dalla riforma sono
- l’adattamento del sistema di protezione sociale all’evoluzione degli stili di vita, soprattutto nei riguardi della donna;
- il miglioramento delle politiche di gestione e investimento delle riserve;
- la revisione del rapporto fra assicurazione sociale (EPI) e previdenza sociale (EPF);
- l’incentivazione al ricorso ai piani previdenziali a contribuzione definita con l’innalzamento dei limiti superiori di contribuzione.