Panorama Assicurativo Ania

🇲🇾 Requisiti contrattuali, Buona fede

IL PRINCIPIO ISLAMICO DELLA “MASSIMA BUONA FEDE” APPLICATO ALL'ASSICURAZIONE

M. Ma'sum Billah


Global Center for Applied Islamic Finance
www.applied-islamicfinance.com



Il Corano insegna che ogni attività dell’uomo deve essere condotta con onestà e giustizia.

Questo principio trova applicazione nell’attività assicurativa con la proibizione di pratiche quali l’applicazione dei tassi di interessi sulle polizze vita, la frode, la discriminazione, la falsa comunicazione effettuata ad arte.

L’autore richiama passi del testo coranico e ne illustra l’applicazione nell’ambito della pratica assicurativa soffermandosi in particolare sul principio di “massima buona fede” che si estrinseca in un comportamento comunicativo aperto e franco fra assicuratore e assicurato e che nella cultura occidentale può essere validamente reso dai concetti di buona fede e trasparenza.

L’autore sottolinea come la massima buona fede sia imprescindibile per la corretta esecuzione del contratto assicurativo. Il suo rispetto si concretizza nella comunicazione da parte dell’assicuratore di tutti gli aspetti che regolano il contratto e da parte dell’assicurato di tutti gli elementi della propria vita che possono avere una ricaduta sul contratto stesso (per esempio nazionalità, attività professionale, stato di salute).

Questo principio svolge un ruolo fondamentale non solo per garantire un rapporto limpido fra assicuratore e assicurato ma soprattutto per garantire un rapporto corretto fra gli assicurati stessi. Nella logica strettamente mutualistica dell’assicurazione islamica la chiarezza della posizione del singolo assicurato è essenziale per garantire il proprio contributo nel tutelare dai rischi l’intera comunità degli assicurati.


La violazione accertata di questo principio da una delle due parti, pone l’altra nelle condizioni di chiedere l’annullamento del contratto, la ripetizione dei versamenti e la corresponsione di adeguato indennizzo per il danno arrecato.