LA CRISI ARGENTINA E LA RIASSICURAZIONE DEI RISCHI ALL’ESTERO
M. G. Argañaraz Luque
El Dial
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L’autore illustra i momenti centrali dell’evoluzione della disciplina della riassicurazione muovendo dalle origini fino alla creazione delle condizioni che hanno portato ad una apertura del mercato e alla cessione dei rischi a società straniere.
La prima fonte che disciplina l’istituto risale al 1943, prima della quale la riassicurazione era lasciata alla libera contrattazione.
Nel 1943 viene costituito l’Istituto Mixto de Reaseguros un ente di riassicurazione che raccoglie tutti i rischi ceduti. In altri termini si viene a creare un sistema monopolistico che mantiene la sua struttura nel corso del tempo, anche se la IMAR cederà il suo ruolo, nel 1953, alla impresa statale Istituto National de Reaseguros, e che porta alla concentrazione dei rischi in un unico soggetto statale e parallelamente all’impossibilità delle imprese di porre in essere una vera e propria politica di ridistribuzione del rischio.
Ma nel 1992 finalmente la cessione di rischi e la contrattazione relativa vengono liberalizzate favorendo così l’entrata nel mercato anche di società straniere. Agli occhi del mondo l’Argentina appare un paese emergente e quindi i mercati di Zurigo Londra e New York guardano con interesse al mercato assicurativo e riassicurativo.
Come contropartita, l’internazionalizzazione della riassicurazione porta all’introduzione di tipi e formule riassicurative sconosciute che pongono numerosi problemi giuridici. E’ sufficiente citare alle clausole claims made e alle clausole sulla competenza giurisdizionale.
Ma ecco che nel 2001 l’Argentina affronta una crisi economica senza precedenti che naturalmente ha un forte impatto anche sul mercato riassicurativo. Si pensi al fatto che tutte le obbligazioni di somme di denaro espresse in moneta straniera vengono convertite, per disposizioni normative, in pesos.