RIFLESSIONI SUL FONDO PER LE VITTIME DELL’11 SETTEMBRE
G.K. Hadfield
Social Science Research Network
www.ssrn.com
All’indomani dell’11 settembre il Congresso americano varò l’Air Transportation Safety and System Stabilization Act (ATSSSA), un provvedimento a favore delle compagnie aeree per garantire loro il proseguimento della propria attività. In esso fu previsto anche un impegno dello Stato nell’indennizzare le vittime di attentati denominato Victim Compensation Fund (VCF).
La caratteristica fondamentale del VCF è la previsione di un meccanismo di indennizzo per le persone fisiche morte o ferite a causa di attentato che prevede un percorso stragiudiziale per la definizione dell’indennizzo spettante. La decisione non è infatti di competenza del giudice, come la tort law americana prevede di norma, ma di un organismo appositamente creato denominato Special Master.
Secondo l’autore, il ricorso a questa soluzione è da intendersi come un grave precedente ai danni del sistema democratico americano, sistema che vede anche nel sistema giudiziario un momento di partecipazione attiva del cittadino alla vita pubblica e quindi un’espressione di democraticità.
L’autore segnala tale pericolo pur riconoscendo al Congresso di aver agito per evitare l’accumularsi di numerose e costose pratiche sui tavoli dei giudici civili, nonché per allargare in modo importante la disponibilità di forme alternative di assicurazione sociale contro il terrorismo.
Il presente contributo è stato pubblicato nel volume "The Future of Terrorism Risk Insurance" di G.K. Hadfield, edito nel 2005 dal Defense Research Institute.