Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Auto

NO AL NO-FAULT

The Foundation for Taxpayer and Consumer Rights


A 30 anni dalla sua entrata in vigore in molti degli stati americani, il sistema no-fault è oggetto di accese contestazioni. La polemica è stata avviata da un rapporto di un’associazione di consumatori che ha analizzato i costi assicurativi riconducibili ai tre modelli presenti negli Stati Uniti: il no-fault, che prescindendo dal concetto di responsabilità prevede l’indennizzo di chi è incorso in un incidente; il modello di responsabilità personale, che non prevede l’indennizzo di chi ha provocato l’incidente; e un sistema ibrido.
Lo studio mette in evidenza come il sistema no-fault abbia comportato per l’assicurato americano un notevole aggravio dei costi (19%) rispetto al modello della responsabilità personale. La conseguenza è che i prezzi medi più elevati per assicurare l’auto si trovano sistematicamente negli stati che hanno adottato il no-fault.
Il Massachusetts, il primo stato ad adottare questo sistema nel 1971, presenterebbe la situazione più disastrosa. I maggiori costi per gli assicurati ammonterebbero a 200 milioni di dollari l’anno, frutto di costi medi superiori anche del 40% al dato medio nazionale.
Secondo gli autori dello studio fra i fattori che renderebbero così poco efficace il no-fault figurano:
- la dilatazione degli indennizzi, in quanto dovuti sia al responsabile che alla vittima, anziché solo alla vittima;
- l’incentivo a aumentare le richieste di prestazioni mediche fino alla frode per coloro che non dispongono di altra copertura sanitaria;
- l’incentivo ad una guida meno prudente derivante dalla scarsa rilevanza della responsabilità in caso di sinistro.
L’indagine è stata condotta da The Foundation for Taxpayer and Consumer Rights, un’organizzazione per la difesa dei consumatori, indipendente e senza scopo di lucro.