Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 R.C. Medica

PUBBLICITA' DEI DATI, CONTROLLO DEI RISCHI E PREMI ASSICURATIVI

B.A. Liang - L. Ren


Social Science Research Network
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La crisi che in questi tempi investe il sistema sanitario americano è uno dei motivi di maggiore preoccupazione degli assicuratori. Il crescere nel numero di cause per responsabilità civile medica e nel numero e consistenza degli indennizzi riconosciuti ha spinto le compagnie a rivedere verso l’alto i premi. Questo ha generato presso i professionisti sanitari la tendenza a ridurre la propria attività o almeno a renderla più “prudente” con ricorso massiccio, fino all’antieconomicità, alla medicina preventiva.
L’autore muove da queste premesse preoccupanti per segnalare che nonostante le vivaci polemiche sul tema nessuno sembra occuparsi della vera questione, ossia l’errore medico di per sé.

Secondo l’autore l’errore medico non è la conseguenza del lavoro di un pessimo professionista, ma è il risultato di un sistema sanitario difettoso dal punto di vista organizzativo.
L’autore propone per il sistema sanitario soluzioni sul modello di quelle realizzate per settori quali quello aeronautico, quello dell’energia nucleare e quello militare.
Tali settori hanno brillantemente combattuto l’errore umano migliorando la comunicazione interna, promuovendo sistemi di segnalazione di inefficienze e rimuovendo lo schema classico della colpa individuale.
L’autore sostiene quindi che per ridurre gli errori medici, e conseguenti cause, indennizzi e impennate nei premi assicurativi, sono necessari una riforma della normativa in tema di responsabilità, la creazione di un sistema che faciliti la discussione aperta e costruttiva sul tema degli errori fra i professionisti con garanzia dell’anonimato per i partecipanti e soprattutto creare occasioni di confronto fra corpo sanitario e pazienti.
Il miglioramento della comunicazione così realizzato genererebbe una riduzione degli errori sanitari nonché la possibilità di liquidare con tempi e costi più contenuti i residui sinistri.
In definitiva si creerebbe un circolo virtuoso con miglioramenti sia nelle prestazioni sanitarie che in quelle assicurative.