Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Libera circolazione dei capitali

LA COMMISSIONE HA RICHIESTO ALLA SLOVACCHIA DI ELIMINARE LE RESTRIZIONI CHE LIMITANO GLI INVESTIMENTI DEI FONDI PENSIONE IN ALTRI STATI UE


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



Lo scorso 26 giugno, la Commissione europea ha richiesto ufficialmente alla Slovacchia di eliminare i limiti agli investimenti che la legislazione nazionale pone a carico dei fondi pensione nazionali. Questa richiesta prende la forma di avviso motivato, che costituisce la seconda tappa della procedura di infrazione prevista dall’art. 226 del Trattato CE. In mancanza di una risposta soddisfacente nel termine di due mesi, la Commissione potrà investire della questione la Corte di Giustizia europea.

Per la Commissione, l’articolo 82 della legge n. 43/2004 sul risparmio previdenziale costituisce una limitazione al principio di libera circolazione dei capitali tra gli Stati membri, nella misura in cui la stessa impone un limite quantitativo agli investimenti.

Infatti, in virtù della predetta disposizione i gestori dei fondi pensione non possono investire il 30% dei loro attivi in altri Stati membri. E’ altresì vietato agli stessi gestori di investire più del 20% dei valori mobiliari emessi o garantiti in un altro Stato membro. Tale limite non si applica ai valori mobiliari emessi o garantiti dalla Repubblica Slovacca. Tali condizioni rappresentano un ostacolo alla circolazione dei capitali tra gli Stati membri, in quanto, esse rendono gli investimenti all’estero impossibili o meno interessanti rispetto gli investimenti nazionali.

Secondo la Commissione, la volontà di favorire lo sviluppo del mercato dei capitali su scala nazionale non costituisce una ragione imperativa d’interesse generale, ai sensi dell’art. 58, paragrafo 1, del Trattato CE, che giustifica una restrizione agli investimenti.