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RACCOMANDAZIONI DI CEIOPS E CEBS IN MATERIA DI CALCOLO DEI FONDI PROPRI NEI CONGLOMERATI FINANZIARI

Il 7 aprile scorso, il Comitato di lavoro sui conglomerati finanziari istituito da Ceiops e Cebs (IWCFC-Interim Working Committee on Financial Conglomerates) ha diffuso, dopo un periodo di pubblica consultazione, le proprie raccomandazioni alla Commissione europea in merito ai criteri di calcolo del patrimonio di vigilanza nei conglomerati finanziari e sulle iniziative da adottare per superare le differenze regolamentari che caratterizzano, in questo ambito, il settore bancario e quello assicurativo (si veda in proposito Panorama assicurativo di gennaio 2008).
L’analisi svolta dal gruppo di lavoro ha individuato quattro principali differenze regolamentari, che dovrebbero in qualche modo essere affrontate dal punto di vista normativo:
— il trattamento degli strumenti patrimoniali ibridi e i limiti di eligibilità applicabili a tali strumenti e ai prestiti subordinati: si propone, da un lato, un’armonizzazione di tale trattamento e, dall’altro, che tali strumenti, quando soddisfino certe caratteristiche, possano essere inclusi fra gli elementi patrimoniali di Tier 1;
— plusvalenze non realizzate e riserve di rivalutazione: non emerge chiaramente la necessità di un completo allineamento della normativa bancaria e di quella assicurativa sui punti in questione. Il gruppo di lavoro raccomanda di ricercare la coerenza nel recepimento delle direttive di settore e nell’applicazione dei filtri prudenziali nei Paesi membri;
— partecipazioni: le regole sono le stesse per quanto riguarda la deduzione obbligatoria delle partecipazioni in imprese di assicurazione, mentre sono diverse se la partecipazione è in una banca. Non è comprovato che tali differenze possano da luogo ad arbitraggio regolamentare, per cui il gruppo di lavoro non presenta un’opzione specifica di armonizzazione ma raccomanda di raccogliere ulteriori evidenze empiriche relative agli effetti di tali differenze.
— metodi di calcolo dei requisiti patrimoniali consolidati: il gruppo di lavoro ritiene che, fra i tre metodi previsti dalla Direttiva conglomerati finanziari (Accounting Consolidation, Deduction and Aggregation, Book Value/Requirement Deduction), quello da utilizzare di norma debba essere il primo (Accounting Consolidation). Tuttavia, le autorità di vigilanza dovrebbero avere il potere di richiedere, ad esempio in caso di mancanza di integrazione, l’utilizzo del metodo Deduction and Aggregation o una combinazione di più metodi.