Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Previdenza collettiva

I REGIMI PENSIONISTICI COMPLEMENTARI COLLETTIVI OSTACOLANO LA MOBILITÀ DEI LAVORATORI NELL’UE


Commissione europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



Vladimir Špidla, Commissario europeo per l’impiego e gli affari sociali, ha presentato lo scorso 22 gennaio due nuovi studi in materia pensionistica. Essi confermano il permanere dell’attuale quadro di inadeguate tutele previdenziali per quei lavoratori che si spostano all’interno dell’UE.

Gli studi, condotti dalla Hewitt - società di consulenza operante nel campo delle risorse umane e della formazione - e dall’Istituto Superiore per gli studi sul lavoro dell’Università Cattolica di Leuven, giungono entrambi a concludere che l’attuale ordinamento dei regimi pensionistici complementari ostacola la mobilità dei lavoratori europei.

Gli studi mostrano chiaramente la necessità di una direttiva europea che definisca le esigenze minime per migliorare l’accesso dei lavoratori in mobilità ad una pensione complementare. Le misure proposte dalla Commissione nella sua proposta di direttiva [COM (2005) 507], modificata il 9 ottobre 2007 [COM (2007) 603], vengono considerate una risposta adeguata al problema e un passo importante, in tutta l’UE, per abbattere le barriere alla mobilità realizzate da certi regimi di previdenza complementare.

Nei prossimi mesi la Commissione, insieme alla Presidenza slovena, cercherà di raggiungere un accordo con il Consiglio e il Parlamento europeo in vista dell’adozione di una direttiva efficace che permetta di abbattere le barriere alla mobilità dei lavoratori in Europa, elemento chiave della strategia europea per la crescita e l’impiego.