Panorama Assicurativo Ania

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IMPATTO DELLE REGOLE SETTORIALI NEL CALCOLO DEI FONDI PROPRI DEI CONGLOMERATI


Committee of European Insurance and Occupational Pensions Supervisors
http://www.ceiops.org/


Lo scorso mese di agosto il gruppo di lavoro congiunto sui conglomerati finanziari (IWCFC), istituito da CEBS (i supervisori bancari) e da CEIOPS (i supervisori assicurativi), ha pubblicato un’analisi dei possibili impatti che le differenze esistenti nelle regole settoriali possono avere ai fini della determinazione del capitale dei conglomerati finanziari.

Tale documento segue un rapporto che lo stesso IWCFC ha pubblicato, lo scorso gennaio, sul confronto fra gli elementi patrimoniali che sono ammessi ai fini di vigilanza prudenziale ai sensi della normativa bancaria, assicurativa e dei valori mobiliari. A seguito di tale rapporto, erano emerse quattro principali differenze regolamentari: il trattamento degli strumenti ibridi (inclusi i limiti all’ammissibilità), i differenti approcci nelle deduzioni, il trattamento degli utili non realizzati e delle riserve di rivalutazione, le differenze negli approcci e nei metodi di consolidamento.
Il nuovo documento offre un’analisi quantitativa degli impatti che tali differenze hanno sul capitale dei conglomerati finanziari. L’analisi è stata basata su esemplificazioni numeriche fittizie; esse hanno permesso di semplificare la complessa realtà dei conglomerati che applicano i tre metodi di calcolo richiamati nella Direttiva 2002/87/CE.

L’analisi conferma che le differenze esistenti nelle normative di settore in materia di elementi costitutivi il margine di solvibilità hanno un impatto sulla composizione e sull’ammontare del capitale di vigilanza di un conglomerato finanziario. La Direttiva "conglomerati finanziari" non aumenta, allevia o elimina le differenze nel capitale che dipendono dalle diverse regole settoriali.

Le differenze nel tipo degli elementi patrimoniali ammissibili e nei limiti di ammissibilità possono creare distorsioni e influire sull’allocazione di certi assets nell’ambito di un conglomerato.
L’IWCFC ha sottoposto i risultati preliminari di questo esercizio ad un pool di esperti rappresentativi dell’industria finanziaria europea. I principali commenti ricevuti sono i seguenti:
— necessità di un approccio regolamentare più coerente all’interno di uno stesso settore, in quanto le differenze nell’implementazione delle direttive settoriali nei diversi paesi possono essere maggiori delle differenze tra le stesse direttive settoriali;
— le differenze nelle normative settoriali non sono ritenute di grande rilievo nell’orientare la gestione del capitale nei conglomerati;
— non è maturata una netta opinione riguardo la necessità di armonizzazione fra settori.