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🇪🇺 Audit

AVVIATA UNA COOPERAZIONE IN MATERIA DI AUDIT TRA UNIONE EUROPEA E STATI UNITI


Commissione Europea
Commissione Europea


Lo scorso 6 marzo la Commissione Europea, nella persona del suo Commissario al mercato interno e ai servizi finanziari, Charlie McCreevy, ha incontrato a Washington il presidente del Comitato statunitense di Vigilanza in materia di contabilità delle imprese, Mark Olson, al fine di avviare un tavolo di lavoro volto alla cooperazione in materia di vigilanza pubblica sui revisori dei conti.

L’iniziativa si prefigge di rafforzare la protezione nei confronti degli investitori mediante tutta una serie di norme che possano accrescerne la fiducia, mantenendo al contempo aperto il mercato dei capitali agli emittenti stranieri ed eliminando gli ostacoli di carattere amministrativo tuttora esistenti nello svolgimento dell’attività di revisione e certificazione contabile.

L’obiettivo specifico è quello di rendere possibile, entro il 2009, un’attività ispettiva sulle società di revisione da parte dell’Autorità di vigilanza del Paese di origine.

Dalle analisi condotte, infatti, risulta che inviare ispettori della vigilanza all’estero è un’operazione costosa e complessa e, pertanto, è necessario avviare un sistema fondato sulla reciproca collaborazione che eviti le duplicazioni, anche in termini di costo.

La Direttiva europea dello scorso anno sui controlli legali dei conti obbliga gli Stati membri dell’UE a registrare e vigilare sui revisori dei Paesi terzi, compresi gli Stati Uniti. In base a tale normativa, se un revisore americano non si registra in uno Stato membro europeo, la sua relazione di revisione non sarà valida.

I revisori americani possono anche essere sottoposti a differenti procedure di registrazione e vigilanza pubblica nei diversi Stati membri europei. I passi necessari alla registrazione comprendono principalmente il rispetto delle regole di audit e delle regole di indipendenza applicabili all’interno dell’UE, a meno che la regolamentazione americana non venga ritenuta equivalente.

Al fine di ridurre gli oneri amministrativi che gravano sui revisori e sulle società dei Paesi terzi la Direttiva abilita la Commissione a considerare la vigilanza dei revisori attuata da un’Autorità di un Paese terzo come equivalente in tutta l’UE.
La Commissione, parimenti, può accettare l’equivalenza delle regole di indipendenza e delle norme sull’audit applicate negli Stati Uniti. In conseguenza di ciò, le società di revisione dovranno adeguarsi alla regolamentazione interna degli Stati membri dell’UE. La Direttiva, inoltre, demanda alla Commissione la realizzazione di un quadro di regole che permetta agli organismi di vigilanza pubblica dell’UE di concludere degli accordi bilaterali con i loro omologhi dei Paesi terzi, come ad esempio il Comitato di Vigilanza statunitense presieduto da Mark Olson.

Su questi temi la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica lo scorso 11 gennaio 2007.